Oggi l’ultimo saluto allo chef Dovier

Il mondo dell’enogastronomia regionale, i tantissimi amici o chi lo ha conosciuto tra “el cason del palù” e il Boschetti, tra corsi di alta cucina o un semplice affettuoso “tajut”, saranno oggi a...

Il mondo dell’enogastronomia regionale, i tantissimi amici o chi lo ha conosciuto tra “el cason del palù” e il Boschetti, tra corsi di alta cucina o un semplice affettuoso “tajut”, saranno oggi a Tricesimo per dare l’ultimo e grato saluto a Vinicio Dovier, mito della nostra cucina, arresosi alla malattia a soli 70 anni. Il rito del commiato sarà celebrato alle 15.30 nel duomo di quella Tricesimo che per Vinicio era diventata, dopo Grado, una sua seconda patria. E saranno sicuramente moltissimi coloro che vorranno dare un abbraccio a sua moglie Eti, alle figlie Laura e Marisa, al genero Andrea e ai nipoti Camilla e Riccardo.

Con Dovier la cucina regionale perde una luce, un maestro, «metà maresciallo e metà Von Karajan», come ricordava ieri sul nostro giornale un suo grande amico, Walter Filiputti. Chi lo ha conosciuto ne ha apprezzato il carattere e la creatività, l’amore sconfinato per l’arte dei fornelli e il desiderio appassionato di stupirci inventando sempre qualcosa di nuovo. I cuochi più giovani che in trent’anni sono passati dalla sua “università” di Tricesimo, il Boschetti”, sanno quanto esigente fosse come maestro, quanto preciso organizzatore fosse, quanto attento alla qualità ma anche ai particolari, quanto rispettoso fosse della tradizione anche quando portò - primo fra tutti - la Nuova cucina in regione. Quelle due stelle Michelin che portarono la locanda di Tricesimo ( e i piatti friulani)nell’olimpo dei ristoranti italiani qui nessuno le ha mai avute. E nessuno le ha meritate più di lui e del suo alter ego di sempre Giorgio Trentin, un grande chef e un grande maître, due volti di uno stesso sentire, di una sola magìa che oggi manca a noi e a tutti coloro che ancora cercano e apprezzano il mangiar bene nel giusto equilibrio fra tradizione e novità, all’insegna di una qualità altissima. Come solo un maestro sa fare. Vinicio lo era. E lo sarà sempre. (n.c.)

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