«Offese ai morti dell’Heysel» Dordolo ancora nella bufera

Un lettore: non sono i soliti sfottò tra tifosi, ce n’è abbastanza per restare indignati e disgustati. Ma lui nega tutto: quell’immagine è un fotomontaggio fatto dai miei nemici, li querelerò

UDINE. Luca Dordolo ancora nella bufera. Il consigliere comunale di Udine ex Lega torna a far parlare di sè attraverso i social network, Twitter e Facebook. Ma cosa ha combinato stavolta? Una foto (rimossa da Twitter ma ancora presente sulla sua pagina di Fb) lo ritrae, durante la trasferta per seguire la partita Liverpool-Udinese di Europa League, in atteggiamento offensivo davanti alla targa che, allo stadio di Anfield Road, commemora le 39 vittime dell’Heysel.

A corredo “posta” un commento su Conte (allenatore della Juve) prendendosela con lo sconto di squalifica che il mister ha avuto per il caso calcio scommesse. Il diretto interessato giura però che quell’immagine è stata “taroccata” da un paio di suoi nemici che lo perseguitano e che lo vogliono rovinare e che sua unica, innocente, intenzione era quella di mostrare «con il dito indice», la targa in questione.

Effettivamente a segnalare l’ennesimo fattaccio che vede protagonista Dordolo (dopo i casi dell’indiana uccisa che inquina il Po e Balotelli uguale a un orango che gli sono costati l’espulsione dalla Lega e una denuncia in Procura per razzismo, ndr) è stata una e-mail inviata al nostro giornale da Francesco Palma, dal titolo «Un’altra grave mancanza di rispetto del consigliere Luca Dordolo».

«Il consigliere si trova davanti a una lastra commemorativa di quella che è comunemente nota come “Strage di Heysel” e lo si vede alzare il dito medio, in segno di offesa - scrive Palma nella mail -. Il commento alla foto da lui scritto (“Conte condonato e in campo già il 09/12? Vergogna, chi sbaglia paga, ma la Juve no....”) lascia intendere senza dubbio alcuno che quel gesto di offesa e disprezzo è indirizzato alla Juventus. Ma qui siamo di fronte a un monumento commemorativo, in ricordo delle 39 persone morte in quel tragico 29 maggio 1985, 32 delle quali erano italiane.

La foto in questione (che certamente altri come noi hanno notato, dato che è giunto al signor Dordolo almeno un tweet di segnalazione, indignazione e insulto) è stata poi rimossa da Twitter, mentre sulla pagina Facebook del consigliere comunale è ancora visibile un riferimento. E’ chiaro che qui siamo totalmente distanti dagli sfottò del calcio, stile “Voi perdete col Tolmezzo, noi vinciamo a Liverpool”, come si canta dagli spalti dello stadio Friuli; e se un dito medio in un contesto puramente calcistico ci può anche stare, davanti a una lapide commemorativa proprio no. Qui c’è, per dirla in modo eufemistico, l’arroganza e la maleducazione di un consigliere comunale, che evidentemente troppo spesso non si rende conto di ciò che fa. O se ne rende conto troppo tardi. Il signor Dordolo è un politico, pagato da noi cittadini, che siede nel consiglio comunale della nostra amata Udine, e in quella foto è ritratto con la felpa dell’Udinese: ce n’è abbastanza per restare indignati e disgustati.

Questa persona così facendo offende i valori in cui la maggior parte di noi friulani certamente si riconosce, lede all’immagine della squadra (essendo egli un personaggio pubblico) e contribuisce ad alimentare quei disvalori e quei sentimenti di odio di cui il calcio non ha bisogno».

Ma Dordolo, come accennato, respinge al mittente ogni accusa. «Nessun intento polemico o irriguardoso da parte mia - sostiene -. Io indicavo la targa con il dito indice, può darsi che qualcuno abbia inviato ai giornali un fotomontaggio. C’è gente, su Twitter e su Facebook, che mi insulta e mi attacca continuamente. Io ho risposto loro minacciandoli di querela, mi stanno facendo la guerra e risponderò in ogni sede. Ho solamente indicato quella targa che ho trovato dopo aver fatto tutto il giro dello stadio di Liverpool. Non avevo alcun intento offensivo sui morti dell’Heysel, ci mancherebbe. Sono uno che segue il calcio da oltre 30 anni, avrei potuto trovarmi in mezzo anch’io a drammi del genere. Quella foto è stata rimossa da Twitter? Boh, davvero non lo so, a me sembrava ci fosse ancora».

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