Odori molesti dall’allevamento I cittadini chiedono soluzioni

Negli ultimi giorni il fenomeno si è acuito: esasperati i residenti che vogliono interventi rapidi Della vicenda si sta occupando anche il Codacons regionale

ZOPPOLA

Odori molesti provenienti da un allevamento del comune: negli ultimi giorni, il fenomeno, con cui Zoppola deve fare i conti da almeno vent’anni, si è ripresentato in modo evidente. Inevitabili, di conseguenza, nuove lamentele da parte dei residenti, in particolare di Cusano ma non solo, per un problema rispetto al quale non si intravedono soluzioni a breve termine.

Della questione, da qualche settimana, si sta occupando anche il Codacons Fvg. L’associazione ha annunciato l’intenzione di realizzare una raccolta firme tra i cittadini, iniziativa che potrebbe essere accompagnata da un’azione legale contro l’allevamento ritenuto responsabile delle puzze: in relazione a questa eventualità, il Codacons sta portando avanti una serie di approfondimenti. Rimangono gli odori nauseabondi che, probabilmente a causa delle condizioni meteo, da diversi giorni si avvertono non soltanto a Cusano, ma anche a Zoppola e Orcenico Inferiore. Un fenomeno, come detto, con cui gli abitanti devono convivere da anni: la pazienza dei residenti è al limite e molti chiedono con forza interventi risolutivi da parte degli enti preposti a intervenire. La vicenda è stato uno degli argomenti che aveva animato la campagna elettorale per le amministrative dello scorso 29 aprile. In quei giorni, il sindaco Francesca Papais aveva riferito che il Comune stava monitorando con attenzione il problema: a tale attività, tuttavia, a oggi non sono ancora seguiti provvedimenti.

Misure richieste a gran voce da una larga fetta di chi vive nei paesi interessati dal problema. Ad acuire il malumore nei confronti dell’allevamento, inoltre, un episodio accaduto alcune settimane fa, quando alcuni mezzi pesanti dell’impianto avevano perso liquame su alcune strade di Cusano. Questo, unito alla persistenza delle puzze, ha mandato su tutte le furie tanti cittadini, molti dei quali hanno affidato la propria rabbia ai social. Rimane da capire, a questo punto, in che tempi e modi si svilupperà l’azione del Codacons: le prime decisioni dovrebbero venir prese entro poche settimane. —

M.P.

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