Odontotecnici al Ceconi il corso compie 50 anni una storia di uomini e idee

Era il 1965 quando iniziò il primo anno scolastico della sezione odontotecnici all’istituto professionale Ceconi. Da allora è passato mezzo secolo e oggi la scuola si prepara a festeggiare il cinquantesimo anniversario pubblicando un libro, una raccolta di memorie ed esperienze di quelli che furono i protagonisti della storia dell’istituto.
A cura di Matteo Rodaro, figlio del professor Claudio e con la collaborazione del docente Luigi Disnan, il volume ripercorre i 50 anni dalla nascita del corso per odontotecnici, attraverso il racconto di insegnati, collaboratori, studenti e famiglie, dove a una più generale disamina che incornicia lo spaccato storico del Friuli di quegli anni, si accompagnano aneddoti ed episodi che rivelano il volto più “nascosto e leggero” dell’istituzione. Cinquant’anni di servizio al territorio e quattro mila studenti diplomati in questa scuola, che dal primo giorno forma tecnici da inserire, ieri come oggi, nel mondo del lavoro e quello universitario.
Udine già negli anni Venti vantava un «Gabinetto dentistico moderno» (si trovava in via Mercatovecchio e proponeva cure dentali all’avanguardia), ma a partire dal 1940 cominciarono a proliferare diversi laboratori, i cui dipendenti, negli anni successivi, diedero vita agli studi più importanti del capoluogo friulano tra il 1950 e 1960. Tra questi, il laboratorio odontotecnico di Walter Cesca, dove lavoravano tecnici di ottimo livello, ma soprattutto lo studio di Ferruccio Bertoni, e la “Tecnodental” di Piero Fignon e Derio Zannier, che aprì i battenti nel 1957 in via Leopardi; tutte realtà che rappresentarono fucine di talenti e prepararono molti giovani prima del l’avvento della scuola di odontotecnica del Ceconi. Sezione che, forse pochi lo sanno o se lo ricordano, quando inaugurò il suo primo anno non aveva ancora sede in via Manzoni, ma in piazza Primo Maggio all’istituto Sello, in attesa che l’allestimento e l’attrezzatura dei laboratori, che entrarono in funzione nel settembre del 1966, fosse ultimato. Con Giannino Pascoli, medico chirurgo e odontoiatra come direttore di sezione, Enrico Galvani come docente e coordinatore - una delle anime della scuola che tutti chiamavano “maestro” e a cui è dedicata la sezione - e Derio Zannier, che si avvicinò all’insegnamento in qualità di esperto della professione, cominciò l’avventura della scuola di odontotecnica, aperta a tutti dopo la licenza media. L’istituto proponeva corsi diurni di quattro anni e quello serale di cinque, un altro era rivolto a chi aveva già accumulato esperienza e nel 1970 si aggiunse il quinto anno per poi accedere all’università, in seguito alle mobilitazioni degli studenti, sostenuti da professori e famiglie. Una vicenda che nei mesi caldi del 1968 il Messaggero Veneto seguì e raccontò, come testimoniano le riproduzioni fotografiche delle pagine del nostro giornale contenute all’interno del volume “50° sezione odontotecnici”. «Un percorso in continua evoluzione» si intitola il capitolo che descrive la sezione odontotecnici come quel modello che da sempre si è mosso in direzione «del nuovo», promuovendo scambi tra altri istituti italiani e stranieri, concorsi e portando a Udine illustri professionisti, perseguendo l’impegno di aggiornare la scuola e la didattica. Una raccolta - nel testo una parte è dedicata anche ai risultati sportivi ottenuti nei decenni d’oro dal Ceconi - che sarà pronta entro l’estate e resa disponibile gratuitamente a diplomati e scuole, così da far conoscere ai futuri allievi una storia di eccellenze che dura da mezzo secolo.
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