Odissea per il bollo auto all’Agenzia delle Entrate

Decine di raccomandate. All’interno, una comunicazione dell’Agenzia delle entrate: «Gentile utente, le comunichiamo che abbiamo effettuato i controlli sul versamento della tassa automobilistica relativa al 2011», rilevando «l’omesso versamento». L’atto di accertamento è stato recapitato nelle scorse settimane a molti automobilisti. Che, nella stragrande maggioranza dei casi, avevano regolarmente pagato - magari con un leggero ritardo rispetto alla scadenza - il bollo della propria auto.
Un errore, che però ha finito per far riversare decine di persone negli uffici dell’Agenzia delle entrate, causando non pochi malumori tra gli utenti che - muniti in molti casi della prova cartacea del pagamento effettuato tre anni fa - si sono visti annullare la pratica.
«Mi è arrivata la raccomandata relativa al 2011, mancato pagamento del bollo: e invece quel bollo l’ho pagato e fortunatamente ho conservato la ricevuta», racconta uno dei diversi lettori che, per lo stesso motivo, hanno contattato la redazione. «Ieri (lunedì, ndr) c’era la fila: sono entrato alle 9 e uscito a mezzogiorno. Perché dobbiamo perdere mezza giornata per giustificare una cosa non dovuta? E’ forse colpa nostra?».
Stessa situazione di Pordenone nel Goriziano, dove qualche automobilista ha persino ricevuto tre raccomandate. «Sul momento – racconta uno di questi – quando ho ricevuto la comunicazione dell’Agenzia delle entrate, ho pensato a una mia dimenticanza: può capitare. Eppure, fra le carte ho ritrovato il cedolino che comprovava il versamento della tassa di possesso per il 2011: è stato un errore indolore, che tuttavia ha fatto perdere tempo prezioso a me e a tante persone».
Avvisi anche agli anziani; uno di questi ha “delegato” un vicino di casa a verificare. «Multa per il 2011 – racconta quest’ultimo –. Ho chiesto perché risultasse il mancato pagamento (avvenuto con ritardo, ma avvenuto), e mi è stato detto che il problema sorge nelle comunicazioni informatiche tra Pordenone e Roma. Arrivato allo sportello al mattino, ho ritirato il modulo di autotutela per evitare che la cartella venga iscritta a ruolo. Son tornato dall’anziano per la compilazione del documento e dopo un’ora avevo 41 persone davanti con lo stesso problema».
Per chiarire la propria posizione, gli automobilisti che hanno ricevuto la notifica non devono fare altro che recarsi all’Agenzia delle entrate e contestare l’atto di accertamento: dopo aver verificato l’erronea apertura della pratica, i funzionari provvederanno allo stralcio della posizione, senza costi aggiuntivi.
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