Nuovo stemma del Comune in attesa del “sì” del Quirinale

VALVASONE ARZENE. Spetterà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’ultima parola sullo stemma che il nuovo Comune di Valvasone Arzene ha deciso di adottare unendo i due precedenti. Come da disposizioni di legge, il Comune, dopo l’approvazione in consiglio comunale, ha inviato lo stemma al Quirinale, dal quale, salvo sorprese, dovrebbe arrivare l’approvazione, e quindi il definitivo via libera al simbolo. «Sinora era stato utilizzato in via transitoria – ha spiegato il sindaco Markus Maurmair –, ma col parere positivo da Roma potremo finalmente realizzare la nuova cartellonistica con lo stemma comunale, sostituendo man mano i cartelli stradali precedenti alla fusione». Nell’ultima seduta, i consiglieri hanno anche approvato il nuovo statuto comunale, chiudendo così un percorso iniziato giusto dodici mesi fa tra il referendum di fine settembre e la nascita del Comune unico il 1° gennaio di quest’anno. Lo stemma è stato realizzato a costo zero dall’assessore Oriano Biasutto. In alto, i riferimenti ad Arzene con le due stelle nell’azzurro che rappresentano le principali comunità dell’ex capoluogo comunale e della frazione di San Lorenzo. A completamento, con forma di onda, l’argine verso il fiume Meduna, dal quale deriva il nome stesso di Arzene. Nella parte bassa, la croce d’oro dello stemma di Valvasone con i bordi rossi e le due “V” che in realtà sono una “U” e una “V”, riprendendo la grafia latina che le indicava come uguali. Sono le iniziali del motto Universitatis Valvasonis, cioè la comunità di Valvasone. A ornamento, un ramo di quercia e uno di alloro, uniti da nastro azzurro. In sommità, la corona con undici merlature e la porta a tutto tondo d’ingresso, elemento richiamante il fatto che si tratta di un Comune.
Davide Francescutti
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