Nuovo sito web per l’Ente Friuli nel mondo

Presentato a Udine nel corso di una conferenza stampa. Il 2016 si chiude con le missioni in Australia e il premio speciale della Camera di commercio

UDINE. L'Ente Friuli nel mondo si veste di nuovo. Il sito web, pronto a breve, sarà un punto virtuale di riferimento per tutti i 157 Fogolârs sparsi nei vari continenti oltre a costituire una piattaforma dove dialogare con i corregionali che vivono all'estero, ma anche per dar loro la possibilità di rapportarsi reciprocamente.

Ente Friuli nel mondo, presentato il nuovo sito

Nella sala della Fondazione Crup di via Manin, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo sito web dell'Ente Friuli nel mondo (www.friulinelmondo.com), mentre il presidente Adriano Luci ha fatto una carrellata sulle ultime attività e novità relative all'ente.

Presenti in sala anche il presidente della Fondazione Crup Lionello D'Agostini, il vicepresidente Oldino Cernoia e il professor Mauro Pascolini dell'Università di Udine.

L'ente, assieme alla giunta e al consiglio direttivo, lavora alacremente per mantenere vive le relazioni con una serie di iniziative e progetti.

Il sito web

Il presidente Luci ha sottolineato l'importanza del collegamento virtuale con e tra i vari sodalizi.

"Con questo strumento informatico aggiornato il sito sarà più fruibile anche dai nostri corregionali che sono strutturati in Fogolârs. Uno strumento di dialogo aggiornato dove esprimere il nostro potenziale".

Il sito è stato completamente ridisegnato per offrire al visitatore un'interfaccia graficamente al passo con i tempi.

«Si è scelto inoltre - spiega Daniele Cuder della Clyco di Tolmezzo che ha curato il sito - di conferire un aspetto più chiaro, più ordinato e leggibile, in modo da focalizzare l'utente sulle macro aree che sono la forza degli innumerevoli contributi raccolti ogni settimana dalla redazione.

Le notizie in primo piano, gli eventi, le pubblicazioni del periodico Friuli nel mondo, i video istituzionali, la raccolta dei Blecs e le pubblicazioni che puntualmente arrivano dai Fogolârs».

La riconversione digitale ha interessato gli archivi dell'intera produzione editoriale con la pubblicazione on-line della collezione completa della rivista periodica Friuli nel mondo a partire dalla prima storica uscita del novembre del 1952, di un'antologia sonora di trasmissioni radiofoniche realizzate per trent'anni in collaborazione con la Rai e dell'archivio fotografico costituito da migliaia di immagini giunte da ogni parte del mondo.

Rientrano in questo ambito anche Blecs-Pillole di friulano, prima video-guida di conversazione in lingua friulana, Blecs-Clips of Friulian, nella versione friulano/inglese, e Blecs-Perlas de Friulano, nella versione friulano/spagnolo, disponibili online nel sito e nel sito www.youtube.it/canaleblecs.

Il materiale d'archivio include 336 trasmissioni audio, 2.065 fotografie, 581 riviste dell'ente.

«Il menu di navigazione - continua il tecnico Cuder - è stato ripensato per dare rapido accesso alle informazioni che sono ritenute più salienti: i dati istituzionali, l'annuario dei Fogolârs con un planisfero esplorabile che riporta con delle bandierine rende l'idea della capillarità con cui questi sono diffusi in tutto il mondo, l'insieme delle pubblicazioni, la raccolta degli archivi fotografici, audio ed editoriali, i contributi multimediali e la pubblicazione di bandi e progetti.

Il sito è suddiviso in sezioni: istituzionale, archivio, interazione, multimediale, contributi che arrivano dai vari Fogolârs, link utili e molto altro. Ricordo che c'è un'interazione in tempo reale tra il sito e la pagina Facebook di riferimento.

Da gennaio a settembre 2016 le visualizzazioni del sito sono state 48.000, con 12.000 utenti, dove ai primi posti troviamo Italia, Russia, Argentina e Stati Uniti. Poiché le statistiche ci rivelano che circa il 20% degli accessi avvengono tramite dispositivi mobili, la visualizzazione è stata resa ottimale sia che la si effettui da pc, da tablet oppure da smartphone".

L'Ente Friuli nel mondo si organizza sulla rete ma mantiene saldi i legami umani e preservare le relazioni sempre più strette tra i 23.000 soci dei Fogolârs e la regione d'origine.

La missione in Australia

Il presidente Adriano Luci, dopo la presentazione del sito, ha fatto una carrellata sulle ultime attività dell'Ente.

Recente è il successo dell'ultima missione del 2016 in Australia, il 21 e 22 ottobre, dove oltre 300 connazionali hanno ricevuto gli ospiti dal Friuli.

Sono ben 8 i Fogolârs Furlans in Australia: Melbourne, fondato nel 1957, Canberra - Quenbeyan and Cooma (1980), Dimbulah (1981), Griffith (1962), Pert (1971), Adelaide (1958), Brisbane (1956) e Sydney (1964).

Il giovane Federico Martin, imprenditore e segretario del Fogolârs di Melbourne, è stato nominato nuovo coordinatore di tutti i Fogolârs australiani.

Nell'occasione sono stati celebrati i 50 anni di Sydney e i 60 anni di Brisbane dove si è raccolta la comunità friulana.

La prossima missione prevista dall'Ente Friuli nel Mondo si svolgerà in Argentina, in marzo 2017, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia.

Il corso di mosaico

Ma le attività dell'Ente spaziano e sono numerose. Proprio in questi giorni, infatti, 12 ragazzi sono giunti in regione per apprendere l'arte antica del mosaico.

Forte l'entusiasmo che ha spinto i figli dei corregionali a partecipare al corso d'introduzione all'arte musiva realizzato grazie alla collaborazione dell'Ente Friuli nel mondo con la Scuola mosaicisti del Friuli di Spilimbergo e al contributo finanziario della Regione Friuli Venezia Giulia-Servizio corregionali all'estero e integrazione degli immigrati.

Il percorso formativo, partito il 31 ottobre, terminerà l'11 novembre ed è riservato a giovani discendenti di friulani emigrati nel mondo, coinvolge i partecipanti in un'arte che è un simbolo, storico e contemporaneo, tra i più importanti della specificità della Regione Friuli Venezia Giulia.

I 12 discendenti di nostri corregionali all'estero sono stati selezionati tra una cinquantina di candidati le cui richieste erano giunte da Argentina, Australia, Canada e Brasile.

Friuli in musica

Tra le varie iniziative per promuovere le eccellenze artistiche della nostra regione c'è Friuli in musica.

Un'iniziativa in collaborazione con la fondazione Crup che porterà alcuni musicisti friulani in Messico, Argentina, Stati Uniti ed Europa.

Progetti per i giovani

Ormai da diversi anni l'Ente Friuli nel mondo collabora e ha all'attivo progetti con l'Università di Udine.

Una sinergia che continuerà anche il prossimo anno e che prevede stage in aziende e interazione con l'ateneo.

Inoltre è stata recentemente siglata una convenzione triennale per progetti di scambio e studio con il convitto Paolo Diacono di Cividale per progetti rivolti ai discendenti dei nostri corregionali.

Targa dell'eccellenza

Il 2016 è stato un anno importante per il Friuli. 40 anni sono passati dal grande sisma che mise in ginocchio la gente del Friuli.

Il prezioso documentario realizzato dal produttore e regista Massimo Garlatti Costa, della Raja Films per l'Ente Friuli nel mondo, ha sottolineato questo momento storico che ha coinvolto la regione ma anche i friulani all'estero.

Il dramma del terremoto del 1976 in Friuli raccontato dalla voce dei friulani che lo vissero dalle loro terre di emigrazione: Australia, Canada, Francia, Svizzera, Argentina.

Dai primi giorni dopo il sisma, l'Ente Friuli nel mondo ha avuto una funzione determinante, agendo come ponte tra i friulani nel mondo e la loro Patria di origine.

Il dramma del '76 ha catalizzato tutte le energie e la volontà dei friulani all'estero, stretti fra l'angoscia dell'assenza di notizie dei propri cari e il desiderio di contribuire per l'immediata ricostruzione.

Per tutto quello che i friulani all'estero fecero per la loro terra d'origine il 16 novembre la Camera di commercio di Udine consegnerà simbolicamente all'Ente Friuli nel mondo, come portavoce di tutti i friulani all'estero, la Targa dell'Eccellenza.

Un gesto che vuole sottolineare la solidarietà, la vicinanza e l'attaccamento alla terra d'origine dei friulani che, allora, vissero il dramma del terremoto a distanza ma con estrema partecipazione emotiva, economica e materiale.

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