Nuovo centro massaggi cinese vicino alle scuole elementari

Pordenone, quartiere in rivolta in viale Trento: nell’ex agenzia viaggi aprirà l’ennesima attività orientale di settore «Tutelate i bimbi». Ma il Comune: «Non possiamo fare niente, si presume sia tutto lecito. Vigileremo»

PORDENONE. Un quartiere in apprensione e residenti allarmati per l’apertura, prevista a breve, di un nuovo centro massaggi cinese in viale Trento. La scorsa settimana ha attirato l’attenzione un insolito movimento all’interno di un locale dismesso da tempo, già sede di un’agenzia di viaggi.

Un locale ampio, con grandi vetrine, che si affacciano sulla strada, proprio alle spalle delle scuole elementari Gabelli. Ma quello che poteva essere soltanto una voce del quartiere è diventata realtà nel momento in cui la notizia è stata confermata da chi nel cantiere lavora: aprirà proprio un centro massaggi.

«Ma come? – si sono chiesti in molti – a fronte strada, proprio a ridosso di una scuola elementare, lungo una via dove insistono banche, bar, panifici, studi di professionisti?». Lungo una strada che si stava riqualificando come una zona residenziale e sede di uffici.

Non è una voce singola quella che ha contattato il giornale, ma diversi residenti. «Quello che più ci preoccupa – ha riferito la portavoce dei “ribelli”– è che proprio qui di fronte si fermano le corriere della scuola, le auto dei genitori che portano i figli in classe. E si tratta di bambini piccoli, che frequentano le elementari. Come è possibile concedere l’apertura di un’attività del genere proprio in questa zona centrale della città? Che biglietto da visita è mai questo?».

L'amministrazione comunale, però, non può fare nulla per opporsi a questo tipo di locale. «E' una tipologia di attività che non richiede la dia, la dichiarazione di inizio lavoro – ha spiegato l’assessore Emanuele Loperfido – in quanto si presuppone sia un’attività lecita».

Così tutto si risolve in un accordo tra il proprietario dei muri e colui il quale vuole aprire l’attività. «Il Comune non ha voce in capitolo – ha sottolineato Loperfido – ma terremo controllata la situazione».

A preoccupare i residenti c’è anche il fatto che, negli ultimi anni, tutta la zona era stata riqualificata con nuove aperture di banche, negozi di vario tipo, anche studi di professionisti tra i quali una psicologa che offre anche un servizio di aiuto allo studio per giovani e ragazzi. Questa nuova “vetrina”, si teme, potrebbe danneggiare anche le altre attività. «E poi – ha concluso la portavoce – che bisogno c’era di aprire un altro centro massaggi quando a due passi da qui, in piazzetta Costantini, ce n’è già uno molto grande?».

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