Nuovi furti nelle aiuole dopo i fiori rubati anche i mattoni in tufo

I ladri col pollice verde in azione nel parcheggio dell’Ippovia La denuncia di un cittadino: asportata la cordonatura

TAVAGNACCO . Insaziabili e piuttosto originali. I ladruncoli che in queste settimane stanno deturpando il verde comunale spaziano dalle piantine fiorite ai materiali da costruzione, quasi a voler completare – a sbafo – una splendida aiuola. È solo un’ipotesi, naturalmente, ma quello che appare evidente è che la segnalazione di una serie di furti di fiori messi a dimora nelle rotatorie delle frazioni di Colugna e Feletto Umberto da parte dell’assessore all’Ambiente, Paolo Abramo, era solo un prologo di quello che stava accadendo.

Ora tocca a un cittadino annunciare, con tanto di prova fotografica, l’ennesimo danno al verde pubblico nel territorio. Ad essere presa di mira, questa volta, è l’area di sosta dell’Ippovia, all’altezza della zona dove un tempo c’era l’ex concessionaria Mercedes-Benz. «Durante il weekend qualcuno ha pensato bene di portare via i mattoncini in tufo che rivestono una delle aiuole», scrive l’uomo, rispondendo in qualche modo all’appello del Comune.

L’amministratore comunale, infatti, soltanto due giorni fa aveva fatto sapere che con i danneggiamenti «si è passato il segno» e aveva chiesto alla popolazione di tenere gli occhi aperti e avvisare le forze dell’ordine in caso di episodi sospetti. Purtroppo anche questa volta nessuno è riuscito a scovare il delinquente di turno. I ladri dal pollice verde che hanno trafugato il tufo e sono fuggiti senza lasciare tracce. «Siamo increduli – ammettono dagli uffici comunali –. Nelle scorse settimane ci eravamo accorti che mancava qualche mattoncino, ma non ci abbiamo dato troppo peso. Ora ne sono spariti davvero tanti: ci toccherà rimettere mano all’aiuola e sistemare l’ennesimo danno».

Questi blocchetti di roccia magmatica – di media durezza e facilmente lavorabili – sono stati posizionati dal Comune a sostegno del muretto delle aiuole e vengono solitamente utilizzati come materiale da costruzione. «Trattandosi di una zona isolata cercheremo, con l’assessore Abramo, di trovare una soluzione diversa e magari un po’ più economica – aggiungono – anche per evitare che la gente decida di portarsi via altro materiale».

Il percorso dell’Ippovia non è nuovo a furti di questo genere. Qualche anno fa ignoti avevano esportato alcune piante e i pali “tutori” degli alberi. Ma fino ad ora nel bottino non erano entrati i mattoncini. L’assessore Abramo non ha parole: rimediare all’inciviltà non è cosa semplice. Ora il Comune dovrà rimettere al lavoro i propri operai. «Valuteremo il da farsi – conclude –, ma bisogna anche tener conto che quando ci sono pochi soldi perfino per sistemare marciapiedi e strade, l’aiuola di tufo non è una priorità».

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