Nuovi avvocati, giuramento in tribunale
Alla cerimonia c’era anche il presidente nazionale Mascherin. Tenaglia loda lo spirito collaborativo

Dieci avvocati e un praticante: di fronte ad una platea di più di 200 persone tra colleghi, magistrati e funzionari, una decina di nuovi legali hanno prestato giuramento alla Costituzione.
La cerimonia di inizio anno si è tenuta nell’aula magna del tribunale cittadino con la partecipazione del presidente nazionale degli avvocati, Andrea Mascherin. In prima fila la presidente del consiglio provinciale forense, Rossana Rovere, e il nuovo capo dei magistrati di Pordenone, Lanfranco Tenaglia.
Mascherin ha ricordato le grandi conquiste che la categoria forense è riuscita a ottenere nel corso del 2017, prima tra tutte il riconoscimento della maternità delle professioniste.
«Ora vi è un legittimo impedimento previsto dalla legge per i due mesi precedenti la nascita e per i tre successivi – ha spiegato il presidente nazionale –. C’è poi il dibattito sull’equo compenso e sulla revisione dei parametri delle tariffe. Infine i redditi delle società tra avvocati, ritenuti finalmente di natura professionale e non di capitale. C’è ancora molta strada da percorrere ma anche nel 2018 non mancheremo di far sentire la nostra voce con Governo e Parlamento».
Tenaglia ha lodato il clima di collaborazione tra legali e giudici che ha trovato a Pordenone. Prima del giuramento vero e proprio dei giovani iscritti, la Rovere ha voluto rimarcare «la funzione sociale dell’avvocatura, un servizio a favore dei cittadini sempre più esteso e specializzato».
Lunedì mattina sempre in Tribunale saranno resi noti alcuni dei dati più salienti dell’annata appena conclusa sul fronte della giustizia nel circondario di Pordenone.
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