Nuove piste, funivie e impianti: Promotur chiede 110 milioni

Con il piano 2012-2020 interventi a Tarvisio e Forni di Sopra. Sullo Zoncolan si aprirà il versante di Ovaro o di Arta Terme. Ecco il piano. 
ANTEPRIMA Tarvisio 19 Gennaio 2006. Cabinovia del Lussari . Copyright / Foto Agency Anteprima Udine
ANTEPRIMA Tarvisio 19 Gennaio 2006. Cabinovia del Lussari . Copyright / Foto Agency Anteprima Udine

TARVISIO. Ammonta a 110 milioni di euro il totale di investimenti che Promotur ha previsto per la sistemazione ed il potenziamento dei poli sciistici regionali per il periodo tra il 2012 e il 2020. Il Consiglio di amministrazione di Promotur ha chiesto al presidente Renzo Tondo, a Friulia e agli assessori Savino, Riccardi, Seganti e Ciriani, attraverso una lettera inviata dal presidente Stefano Mazzolini alla fine di maggio, il reperimento di risorse necessarie al completamento del demanio sciabile. Investimenti considerati indispensabili non soltanto per la sopravvivenza e la crescita di impianti e piste, ma anche per il mantenimento e lo sviluppo dell’occupazione che ruota attorno al mondo dello sci in Friuli Venezia Giulia. Interpellato sulla questione, il presidente Mazzolini ha confermato che Promotur, fin dal giorno del’insediamento del nuovo Cda, è al lavoro per la programmazione degli investimenti futuri. Non ha però voluto entrare nello specifico dei vari interventi da realizzare, lasciando il tempo alla giunta regionale di verificare il piano presentato e di trovare il modo per finanziarlo. Pare però che i 110 milioni richiesti, saranno distribuiti in maniera equa in tutta la Regione: 60 milioni di euro per i poli di Carnia e del Pordenonese, 40 milioni per quelli di Valcanale e Canal del Ferro, 10 per il potenziamento delle piste da fondo in Val Saisera, a Sella Chianzutan, a Lauco e ai Laghetti di Timau. Il 70% di queste risorse saranno utilizzate per la realizzazione di nuovi impianti e di nuove piste, la restante parte per la l’ammodernamento e il miglioramento delle strutture già esistenti.

«I cinque poli sciistici non sono ancora completi – afferma Mazzolini – sia per quanto riguarda piste e impianti, sia per la dotazione di servizi e di posti letto. Non solo, oltre a ciò esistono esigenze strutturali specifiche che prevedono la sostituzioni di impianti oramai arrivati alla fine del loro ciclo di vita. Per questo – aggiunge – ogni consigliere del cda è al lavoro per individuare gli interventi più urgenti e più necessari per ogni polo sciistico».

Alcune indiscrezioni sul nuovo piano di investimenti di Promotur sono comunque già trapelate. Riguardano la costruzione di nuove piste, le più importanti delle quali sorgeranno in Valcanale e in Carnia. A Tarvisio-Malborghetto infatti, è previsto il collegamento tra il Monte Lussari e l’abitato di Valbruna. In Carnia invece, sarà portato a termine uno dei progetti di allargamento verso il fondo valle, o verso Arta Terme o verso Ovaro, contando già sulla buona disponibilità alberghiera esistente. A Sella Nevea Promotur ha intenzione di raddoppiare la pista in quota, evitando così le prolungate chiusure del collegamento transfrontaliero con Bovec a causa del rischio valanghe. Nella scorsa stagione infatti, le piste verso la Slovenia sono rimaste chiuse per un totale di 40 giorni. A Piancavallo si pensa al un prolungamento del polo verso il Veneto e verso Alpago in particolare. A Forni di Sopra infine, si realizzerà il raddoppio della pista del Varmost arrivando, con tutta probabilità, fino a Sauris. «Abbiamo chiesto alla Regione di sostenere tali investimenti – conclude Mazzolini – per garantire sviluppo e occupazione».

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