Nuova scuola, a Porcia tutto tace
PORCIA. La prima edizione del magazine “Qui Porcia”, che informa i cittadini sui progetti presenti e futuri dell’amministrazione Gaiarin, è in distribuzione nelle case delle famiglie purliliesi. Numerosi sono gli argomenti affrontati nella trentina di pagine che compongono il giornalino, già passato sotto la lente d'ingrandimento delle minoranze, in particolare del M5s che l’ha definito «propaganda politica priva di contraddittorio».
Un discreto spazio, per esempio, è dedicato alle nuove modalità di raccolta rifiuti, di cui sono illustrate le linee generali. Ampia la trattazione dei lavori pubblici, dove il vicesindaco nonché assessore competente Giuseppe Moras ricorda come l’edilizia scolastica sia stata al centro dell’attenzione dell’esecutivo in questi primi due anni e mezzo di mandato, durante i quali si è provveduto sia alla sistemazione della copertura della primaria di Sant’Antonio, sia all’adeguamento sismico delle medie di Porcia capoluogo.
Nel 2017, ricorda sempre Moras, sarà cantierata anche la riqualificazione energetica della “Zanella”, così come saranno assegnati i lavori di messa in sicurezza dal punto di vista sismico delle elementari di Sant’Antonio. Non altrettante parole si spendono per quello che dovrebbe essere il progetto più importante, nel campo dell’edilizia scolastica, che la giunta Gaiarin si è impegnata a portare a compimento: la costruzione delle nuove scuole elementari di via Roma. Nel suo saluto iniziale il primo cittadino afferma che si sta «predisponendo tutta la documentazione necessaria per costruire le nuove scuole di via Roma, dando una definitiva soluzione al problema della compresenza di elementari e medie nella struttura di via de’ Pellegrini», mentre qualche pagina oltre l’assessore al Bilancio Antonio Tallon spiega che «a seguito della carenza di risorse finanziarie e per ridurre i tempi di realizzazione ci si è orientati verso la collaborazione tra pubblico e privato», che a fronte di un investimento totale di 5 milioni prevede un impegno iniziale di 2,5 milioni da parte del Comune e un investimento altrettanto consistente da parte della società che realizzerà l’opera, con l’impegno dell’ente locale «a ripagare in futuro il privato tramite canoni periodici».
Questi gli unici riferimenti che vengono fatti al progetto, senza scendere nei dettagli e senza dare un orizzonte temporale alla sua realizzazione.
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