Nuova di Corva, frontale lungo il “cantiere eterno”

Azzano Decimo, ennesimo scontro finito per miracolo senza gravi conseguenze I pendolari della martoriata strada: «Si riprendano i lavori almeno entro l’estate»

AZZANO DECIMO. Incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze, l’altra sera in via Nuova di Corva, strada che collega Azzano Decimo e Pordenone e che da due anni si presenta in condizioni di forte dissesto a causa del mancato completamento dei lavori di riqualificazione. Verso le 21 di mercoledì, la Fiat Punto condotta dal cittadino indiano Kumar Deepak, 20 anni, con tre connazionali a bordo, avrebbe invaso la corsia di marcia opposta centrando in pieno la Volvo a bordo del quale si trovava il trentanovenne Stefano Del Piero, di Pordenone, poliziotto in servizio alla Questura di Treviso. Violento l’impatto: sul posto sono intervenuti un mezzo del 118 e una pattuglia dei carabinieri del Radiomobile. I due conducenti sono stati trasportati all’ospedale cittadino. Ad avere la peggio, il conducente indiano: per lui, in seguito ai traumi rimediati nell’incidente, novanta giorni di prognosi. Del Piero, invece, dopo essere stato medicato al pronto soccorso, ha potuto fare ritorno a casa. Secondo quanto si è potuto apprendere, la circolazione lungo via Nuova di Corva è rimasta interrotta per circa un’ora per consentire le operazioni di soccorso.

L’incidente fa tornare d’attualità il problema di via Nuova di Corva, che qualcuno definisce la “Salerno-Reggio Calabria” del Friuli occidentale. La strada, infatti, risulta particolarmente pericolosa a causa della ristrettezza della carreggiata e delle numerose curve presenti lungo il percorso. Il Comune di Pordenone ha recentemente annunciato che i lavori di riqualificazione dovrebbero venir riavviati entro l’estate. Sulla questione, il capogruppo del Pdl di Azzano Decimo, Massimo Piccini, ha promosso una raccolta firme sottoscritta da 800 cittadini, non solo di Azzano, ma anche di Pordenone e Fiume Veneto. Anche il capogruppo del Pdl di Pordenone, Francesco Ribetti, attraverso un’interrogazione, ha voluto sollecitare l’amministrazione Pedrotti a fare in modo che le opere vengano fatte ripartire il prima possibile. I lavori erano stati interrotti circa due anni fa, a causa del fallimento dell’impresa che aveva vinto la gara d’appalto. Gli interventi, finanziati dalla Protezione civile regionale, sono stati affidati in delega al Comune di Pordenone, che si è occupato della parte progettuale e seguirà, una volta riaperto il cantiere, l’andamento dei lavori. L’obiettivo è quello di riqualificare la strada, centrale nei collegamenti tra il capoluogo provinciale e l’Azzanese, intervenendo anche rispetto alla salvaguardia idraulica delle aree che si trovano ai suoi lati. La speranza dei pendolari che la utilizzano ogni giorno è che le opere vengano fatte ripartire anche prima dell’estate.

Massimo Pighin

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