Nuova area-rifiuti a Campoformido

Pronto entro l’anno un deposito per ogni tipo di materiale Raccolta differenziata da limitare. Fotovoltaico per l’energia
Basaldella 17 settembre 2011 seap FOTO PFP / TURCO
Basaldella 17 settembre 2011 seap FOTO PFP / TURCO

CAMPOFORMIDO

Un’area di deposito rifiuti da 6 mila metri quadrati per permettere a tutti di depositare le immondizie, da quelle ingombranti, fino a quelle quotidiane. Il centro di raccolta è in fase di realizzazione, tra Campoformido e Basaldella, e sarà pronto entro l’anno. Un’opera che ha richiesto un investimento di 700 mila euro e che vuole essere un modello all’avanguardia circa la raccolta differenziata. «Tutto sta procedendo secondo i tempi - spiega l’assessore Romanello - e presto completeremo anche la copertura della rampa per le auto. Vogliamo infatti posizionare sul tetto pannelli fotovoltaici per produrre energia».

Allo stesso tempo la decisione di realizzare un percorso coperto permetterà ai cittadini di Campoformido di poter usare il centro anche nelle giornate di pioggia. Non appena l’area sarà operativa saranno chiuse le ecopiazzole esistenti. La nuova zona di raccolta rifiuti sarà dotata anche di un impianto di videosorveglianza per scongiurare atti vandalici. In ogni caso sarà sempre garantita la presenta di personale, all’interno dell’area, per aiutare i cittadini a conferire correttamente i rifiuti e per controllare in parte la zona. L’impianto consentirà il deposito di tutti i tipi di materiali: dai Raee, fino agli ingombranti e ancora carta, plastica e umido. «Sarà anche possibile - continua l’assessore - lasciare parte dei rifiuti indifferenziati per chi si allontana da casa per periodi medio-lunghi». L’intenzione è di limitare al massimo la raccolta porta a porta e invitare la popolazione a recarsi autonomamente nel centro per conferire i rifiuti.

«In questo modo - afferma Romanello - potremo ridurre ancora i costi». E sempre in tema di contenimento delle spese, a Campoformido si è deciso di dare vita al sistema volumetrico: chi più produce, più spende. «In via teorica - chiude Romanello -, per un consumo nullo ci potrebbe essere un risparmio del 20%».

Erica Beltrame

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