Numeri in continua crescita all’istituto Il Tagliamento

Spilimbergo, sono 744 gli allievi, suddivisi fra i tre diversi indirizzi di studio. L’Agrario perde una prima e di conseguenza le classi saranno più “affollate”

SPILIMBERGO. Boom di adesioni all’istituto superiore Il Tagliamento di Spilimbergo che, in linea con i numeri dello scorso anno, supera abbondantemente il tetto dei 700 iscritti, suddivisi in 33 classi, di cui 21 all’Istituto tecnico agrario, 7 all’Istituto tecnico industriale e 5 all’Istituto professionale commerciale.

Alle 8.10 di lunedì scorso, la prima campanella del nuovo anno scolastico ha suonato per 744 ragazzi, un centinaio in più rispetto a quelli registrati nel biennio scolastico 2013-2014 e una quarantina in più dello scorso anno.

Numeri in continua crescita, confermando la tendenza nelle iscrizioni registrata nelle ultime annate, nonostante una classe prima in meno proprio all’indirizzo agrario.

Le matricole, nell’anno scolastico 2015-2016, sono una quarantina all’Istituto tecnico industriale, una dozzina all’Istituto professionale per il turismo e un centinaio all’Agrario.

Ciò significa che si hanno rispettivamente due prime all’Iti, una all’Ipsc e cinque all’Agrario, con una classe in meno rispetto a quelle del biennio 2014-2015 e, di conseguenza, classi più numerose.

«Un calo fisiologico che non ci preoccupa più di tanto», è il commento della dirigente Lucia D’Andrea, particolarmente soddisfatta per come stanno andando le cose. Ciò che non cambia è il clima molto familiare che si respira lungo i corridoi e fra le aule dell’istituto di via degli Alpini.

Un motivo in più che spinge molti ragazzi non soltanto della provincia di Pordenone, ma anche dell’Udinese e del Veneto, una volta conclusa la terza media, a scegliere di proseguire gli studi nelle superiori di Spilimbergo.

Un risultato notevole per una scuola che, da periferica quale potrebbe sembrare, complici le molteplici attività che vi vengono svolte e un’offerta di primo piano per quel che concerne la didattica, non è seconda a nessuna.

«La nostra scuola – ricorda la dirigente – ha dimostrato di saper interpretare i bisogni formativi espressi dal territorio, attraverso laboratori, stage estivi e infrannuali, specifiche uscite didattiche, percorsi di alternanza scuola-lavoro, nonché corsi di approfondimento in vari ambiti professionalizzanti, nella prospettiva di far conseguire agli allievi conoscenze tecnico-pratiche operative».

Notevole è anche lo sforzo di apertura al territorio, in particolare la sinergia con gli uffici della Provincia, con una lunga serie di corsi aperti alla popolazione, come quelli per ottenere il patentino per raccolta tartufi e per raccolta funghi, oltre ai corsi di apicoltura, vista anche la decisione di accogliere, in sale messe a disposizione dall’azienda agraria della scuola, la sede del Consorzio provinciale degli apicoltori, senza dimenticare la collaborazione con l’azienda Rinascita, di proprietà dell’ente di largo San Giorgio, per l’effettuazione di ricerche e la conduzione di sperimentazioni.

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