Novità a Piancavallo:tutti pazzi per gli igloo

Nasce a Piancavallo il villaggio degli igloo. Si trova a oltre 1.800 metri di quota ed è stato realizzato sulla linea di confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, a Pian dei Sass. Le “case di ghiaccio” al momento sono 13 di diverse dimensioni, ma nel giro di pochi giorni diventeranno una ventina, pronte a ospitare i “turisti all’avventura” per un’esperienza «non estrema, ma unica».

Guarda gli igloo al Piancavallo
di Enri Lisetto

AVIANO.
Nasce a Piancavallo il villaggio degli igloo. Si trova a oltre 1.800 metri di quota ed è stato realizzato sulla linea di confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, a Pian dei Sass. Le “case di ghiaccio” al momento sono 13 di diverse dimensioni, ma nel giro di pochi giorni diventeranno una ventina, pronte a ospitare i “turisti all’avventura” per un’esperienza «non estrema, ma unica». L’ideale taglio del nastro del villaggio, che incrementa l’offerta turistica di Piancavallo, è avvenuto ieri mattina alla presenza del vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, del sindaco di Aviano, Stefano Del Cont Bernard, e del direttore di Promotur, Enzo Sima.


L’idea del villaggio di ghiaccio (13 gli igloo già costruiti e di diverse dimensioni), proposta dall’associazione Accademia alpina sull’idea di Renzo Grava, è stata realizzata sul Pian di Sass grazie alla collaborazione tra la Regione (finanziatrice dell’opera), la Promotur e il Comune di Aviano. L’esperienza del pernottamento nell’igloo è adatta a tutti: l’offerta (dal prezzo base di 99 euro per persona) prevede l’ascesa con le racchette da neve, la visita del villaggio, la cena nel vicino rifugio, il pernottamento all’interno della casa di ghiaccio (con fornitura di sacco a pelo termico, materassino isolante e torcia), l’indomani la colazione e la discesa a valle. Per San Valentino c’è addirittura il pacchetto “Due cuori e un igloo” con tanto di omaggio floreale e candela all’interno della “casa”. Per chi ha “paura”? Nessun problema, gli ospiti sono accompagnati, nel corso della loro permanenza in montagna, da istruttori qualificati.


I molti turisti saliti anche ieri in quota hanno potuto osservare in diretta l’operazione di costruzione di un igloo: i blocchi di neve compatta vengono dapprima tagliati con una motosega e poi assemblati. Gli stessi, disposti ad anello con la tecnica della volta romana e del peso medio di 25 chili ciascuno, creano una sorta di “isolante” nei confronti dell’esterno, che consente il pernottamento: «Se all’esterno vi sono anche meno 15 gradi – spiega l’ideatore del progetto, Renzo Grava, che l’ha esportato da quello sperimentale di Claut – all’interno, in presenza di due persone, si può tranquillamente raggiungere una temperatura di 18 gradi». Per realizzare un igloo vengono utilizzati almeno un centinaio di blocchi.


Fioccano le prenotazioni per trascorrere una notte tra le stelle, ma al caldo: per realizzare questo sogno basta prenotarsi a fondovalle oppure attraverso il sito www.accademiaalpina.it. «Una proposta – ha spiegato Grava – adatta anche alle famiglie con bambini, anche per quelle che non sciano». Un’opportunità, ha aggiunto Ciriani, «di fare avventura, ma in sicurezza», che rappresenta, come spiegato da Del Cont Bernard, «un’attrattiva che vorremmo fosse ripetuta nel corso degli anni».


Un progetto «unico in Italia – ha aggiunto il vicepresidente della Regione che ha “testato” un igloo tra la curiosità dei tanti sciatori in quota – che replica l’esperimento di Claut, del turismo d’avventura in sicurezza, e che funziona bene al di là delle nostre previsioni. La stampa di tutto il Paese si è interessata», tanto che ieri mattina a visitarlo c’erano anche le reti Mediaset, La 7 e lo staff della tramissione Rai
Sereno variabile
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Il villaggio degli igloo resterà aperto fino a primavera, fino a quando, cioè, le temperature aumenteranno e, piano piano, scioglieranno ghiaccio e neve e i blocchi incastonati con fatica e precisione scompariranno. Per tornare, grazie al lavoro di tanti appassionati di montagna, l’inverno successivo.

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