Notti rumorose, coinvolti Quirinale ed Europarlamento

SACILE
La movida e le notti rumorose sono finite sul tavolo del Quirinale e il dossier è stato consegnato al vertice del Parlamento europeo: il comitato Accendi il silenzio di Sacile con il coordinamento nazionale No degrado e malamovida va avanti. L’obiettivo è quello di dare voce al diritto al sonno dopo le 23. «Confidiamo in un cambio di marcia da parte dell’amministrazione di Sacile sul problema della movida e delle casette di Natale della Pro loco – ha detto Daniela Giust di Accendi il silenzio –. Non vogliamo dare consigli sulla dislocazione delle casette della kermesse “Aspettando Natale 2018”: speriamo non si ripetano le problematiche degli anni scorsi».
Le casette della Pro Sacile potrebbero essere installate per 40 giorni e notti in piazza del Popolo: non saranno contenti i residenti con l’affaccio nel salotto storico della città. La soluzione alternativa all’Ortazza e al Foro Boario ha fatto alzare gli scudi a quelli che hanno il numero civico in zona. Che fare? «Il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha preso visione dell’attività dei gruppi coordinati contro la malamovida e il degrado – ha continuato Giust –. Il suo consenso è stato espresso al nostro rappresentante Fabrizio Coniglio. Un’udienza sarà possibile nel corso nel 2019». Una telefonata dal colle più alto di Roma è stato l’indiscutibile segno di attenzione nei confronti delle istanze del gruppo del silenzio. «Dal 2014 i comitati presenti in tutt’Italia portano il loro contributo a protezione dei centri storici contro il degrado e la cosiddetta “malamovida” – il gruppo sacilese ha fatto eco al contatto con il Quirinale –. Le nostre attività sono rappresentate nel sito www.nodegradoemalamovida.it per difendere tanti sacilesi costretti a passare notti insonni».
Il 30 luglio a Mestre il problema è stato spiegato al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani con una mappa dei comitati sul territorio. «Le istituzioni nazionali ed europee si sono dimostrate attente al nostro problema – ha concluso Giust –. Non abbassiamo la guardia». —
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