Noncello oltre il livello di guardia

La grande paura resta, un’altra alluvione (almeno per il momento) è scongiurata, ma le piogge non smettono e la Regione decreta lo stato di emergenza. Lentamente i fiumi rientrano nell’alveo (ma ci vorranno giorni), i bacini scaricano sempre meno, ma da ieri sera è tornato a piovere in pianura e a nevicare in montagna. Un buon segnale, ma, nelle prossime ore, in pianura sono previste «piogge diffuse in genere abbondanti su pedemontana, pianura e costa». Domani, si replica con piogge abbondanti su pianura e costa, nevicate copiose in montagna: «Sono probabili persistenza di livelli alti dei corsi d’acqua di pianura e risorgiva, locali esondazioni sui tratti non arginati e situazioni di crisi nelle reti idriche urbane».
La Regione ha dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eventi meteorologici verificatisi da venerdì scorso.
Nella notte tra sabato e ieri, per diverse ore, si è temuta l’esondazione del Noncello a Pordenone. Il fiume ha superato il livello di guardia, 21 centimetri sopra i 7 metri, all’alba, lambendo il ponte di Adamo ed Eva, dove però non è stato necessario installare le paratie mobili. Alle 17 era a 6,95: «Lentamente, 2 centimetri l’ora, ma sta calando», fa il punto in serata l’assessore Flavio Moro. Più “veloce” la diminuzione di portata del Meduna: 18,18 metri alle 17, 4 centimetri l’ora. Marcato, invece, il calo del Livenza. «Continua a piovere, ma non dovrebbero essere precipitazioni intense come nei giorni scorsi. I bacini montani scaricano pochissimo e, se dovessero aumentare la portata, abbiamo tra le 6 e le 12 ore per organizzarci. Vogliamo sperare che non serva».
Via Nuova di Corva è stata chiusa per tutta la notte: «L’acqua lambiva l’asfalto, ma non lo invadeva. Il rischio era che gli automobilisti si confondessero, uscendo di strada». Tuttora off limit, invece, via del Passo (a Vallenoncello), vicolo dei Molini e via Martiri Concordiesi: per accedere al seminario, il cui parco golenale è sott’acqua, occorre fare il giro per viale Venezia. Ancora qualche allagamento di cantine, specie alla rotonda di viale Martelli. Restano interdette le prime due corsie del parcheggio Marcolin e il sotterraneo del park Rivierasca. Nella notte sono rimaste allertate due squadre dei volontari della protezione civile. Idrovore in azione a Vallenoncello, per evitare allagamenti nella zona artigianale e intermodale.
Restano chiusi i guadi di Murlis e Rauscedo. I vigili del fuoco di Pordenone, non avendo dovuto intervenire nella Destra Tagliamento, sono andati in supporto ai colleghi di Santo Stefano di Cadore, così come la protezione civile di Azzano Decimo con un natante.
Gli ultimi scantinati allagati: ad Aviano, Azzano Decimo, Casarsa, Castelnovo, Chions, Cordovado, Pasiano, Prata, Pravisdomini e Sesto al Reghena. Pioggia record a Casera Pradut: 44,6 millimetri in 12 ore, 301 a Campone nelle 48 ore, 277 a Pala Barzana. Da giovedì a ieri, 459 millimetri a Campone. A Piancavallo ha ripreso a nevicare (pericolo valanghe a livello 4) dal pomeriggio: da oggi impianti aperti, dopo che sono state rimosse diverse slavine dalle piste.
Quanto ai treni, è ripresa la circolazione tra San Stino di Livenza, Motta di Livenza e Portogruaro; sospesa tra Carnia e Tarvisio, non garantiti i collegamenti con Austria e Slovenia.
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