Non ci fu stalkeraggio, il caso è archiviato

Ma il Gip del Tribunale di Udine, Andrea Odoardo Comez, non è dello stesso avviso e ne ha disposto l’archiviazione, negli stessi giorni in cui il Tribunale di Pordenone sta effettuando alcuni approfondimenti nel procedimento per omissione di soccorso in capo alla 47enne. Secondo i familiari la notte dell’incidente la Tabino, a seguito dell’impatto rimasta incastrata nelle lamiere dell’auto, tardò nel richiedere aiuto, come ribadisce in una nota lo Studio 3A che segue la famiglia Rizzetto anche in un’azione civile recentemente avviata.

La vicenda risale alla sera del 2 maggio di tre anni fa: Marco Rizzetto stava provando la sua Ford Fiesta nella zona industriale East Gate Park in Comune di Fossalta di Portogruaro quando venne travolto dall’auto condotta dalla Tabino, il cui procedimento per omicidio colposo si è concluso più di due anni fa con un patteggiamento a 21 mesi. Secondo il Gip del Tribunale di Udine, le accuse riportate nella denuncia per stalking e riferite fra le altre cose alla visita di Rizzetto in ospedale, alla sua presenza a un convegno della Pro Loco di Ronchis, della quale la Tabino faceva parte, al ricorso a social network e organi di stampa, per diffondere particolari sulla vicenda, «non sono sostenibili in giudizio. Fermo il fatto che dagli atti di indagine non risulta che l’indagato abbia effettivamente minacciato la Tabino, resta da valutare se al Rizzetto siano addebitabili condotte di molestia».