«Non aprite la porta di casa agli sconosciuti»

I suggerimenti di prefetto e questore agli anziani durante la serata organizzata dall’Anap
Udine 17 Novembre 2017. Incontro ConfArtigianato sulla prevenzione delle truffe agli anziani. © Foto Petrussi
Udine 17 Novembre 2017. Incontro ConfArtigianato sulla prevenzione delle truffe agli anziani. © Foto Petrussi
«Non fidatevi mai degli sconosciuti. Non aprite la porta di casa se non conoscete. Non fermatevi in strade isolate e frequentate luoghi affollati. In generale, diffidate e in presenza del minimo dubbio o timore chiamate il numero di emergenza 112».


A dettare le poche regole di condotta agli anziani per proteggersi dal rischio di essere vittime delle più disparate truffe è stato ieri sera il questore di Udine, Claudio Cracovia, intervenendo insieme al prefetto Vittorio Zappalorto e a Milon Poverini, sottotenente della Guardia di Finanza, all’incontro «Più sicuri insieme» promosso per il terzo anno consecutivo dall’Anap Udine. Un titolo che – ha sottolineato salutando gli ospiti il presidente di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti – rende bene la prima delle regole per garantire una maggiore sicurezza degli anziani che nel mirino dei truffatori finiscono spesso perché troppo soli. Quella regola è stargli vicino.


«Perché le leggi vanno bene, ma non so se bastano – ha rilanciato Zappalorto –. Quel che ci vorrebbe è un cambio culturale. Di comportamento. Bisognerebbe che gli anziani fossero meno soli». «Abbiamo una rete solidale che si è crepata – gli ha fatto eco Cracovia –. Si sono perse le buone regole di vicinato». Se un tempo si poteva dormire la notte con la chiave infilata nella toppa esterna della porta, oggi non è più possibile. I numeri fortunatamente stanno dando ragione al grande lavoro, coordinato, delle forze dell’ordine. «Rispetto al 2016 che è stato un anno nero, il 2017 fino a novembre sembra essere tornato ai livelli del 2015, con un decremento particolare delle truffe a danno degli anziani in città».


I tanti interventi e le sollecitazioni continue rivolte alla terza età affinché di fronte a ogni sospetto di truffa o raggiro chiami il 112 si stanno rivelando efficaci. «Arrivano sempre più chiamate di persone insospettite. Significa che il sistema funziona” ha ribadito Cracovia svelando, a supporto della tesi, che il 70% delle uscite le volanti le fanno a causa di liti tra vicini, famigliari o automobilisti. Grande diffusione stanno avendo le truffe perpetrate attraverso le nuove tecnologie». «E per questo è auspicabile – ha detto dal canto suo Poverini – una maggiore alfabetizzazione degli anziani all’uso di pc e smartphone. Naturalmente ad opera dei famigliari». Che ieri sera sono stati più volte chiamati in causa. Spesso troppo presi dal quotidiano per garantire ai propri anziani la vicinanza di cui avrebbero bisogno. L’Anap, anche con simili iniziative, cerca di fare la sua parte. «Soprattutto – ha spiegato il presidente Pietro Botti – di fare prevenzione, informando il più possibile i nostri associati, che sono oltre 6.600 nella provincia di Udine».




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