Nomina del cda del teatro La Regione avrà più peso

Dovrà scegliere anche il componente che era in carico all’ormai ex Provincia Confermati gli uscenti, la new entry sarà una donna (non è detto pordenonese)
FOTO MISSINATO - TEATRO VERDI 2 PARTE
FOTO MISSINATO - TEATRO VERDI 2 PARTE
Tra una settimana ci sarà la nomina del nuovo consiglio di amministrazione del teatro Verdi: la riunione dei soci, con Comune di Pordenone, Regione, Fondazione teatro Verdi di Trieste e Provincia (che sono i fondatori del Comunale pordenonese), è stata fissata per lunedì 31 luglio, alle 16, in teatro. Il cda sarà all’insegna della continuità con l’attuale, in quanto sia il Comune di Pordenone sia la Regione hanno già espresso l’intenzione di confermare i loro rappresentanti in consiglio.


La vera incognita è il rappresentante della Provincia di Pordenone, ente ormai in dismissione, il cui nome sarà deciso dalla Regione. Quindi, da una parte, l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti, in occasione della conferenza di presentazione della nuova stagione del teatro pordenonese, ha confermato la fiducia al consigliere Mario Pujatti. Dall’altra, però, non ha fatto anticipazioni per quello che sarà il nuovo componente del cda, individuato, anch’esso, da Trieste. L’unica certezza è che sarà una donna. «C’è l’esigenza di individuare una figura femminile – ha spiegato Torrenti – in quanto è prevista la componente di genere. Questo aspetto ha escluso alcune persone che avevamo individuato nel novero dei possibili rappresentanti».


La fitta agenda di impegni che sino alla scorsa settimana ha impegnato il consiglio regionale e lo stesso Torrenti ha posticipato la decisione sul nome nel Comunale pordenonese. «La presenteremo all’ultimo, in occasione della riunione di lunedì prossimo – ha sottolineato Torrenti –. Cercheremo di individuare una figura con competenze che non sono presenti nel consiglio di amministrazione». Non è detto debba essere una persona che proviene dal territorio: Torrenti ha lasciato grande spazio alla possibilità che si tratti di qualcuno proveniente dal resto della regione o addirittura extraregionale. Ci sono esempi, in questo senso, anche in altri teatri: al Verdi di Trieste è stato indicato un rappresentante di Udine, mentre nel teatro udinese addirittura uno trentino.


Per quanto concerne gli altri rappresentanti, saranno confermati Giovanni Lessio (attuale presidente) e Teresa Tassan Viol per il Comune e Mario Pujatti per la Regione. La nomina del nuovo cda aprirà le porte anche a una revisione dello statuto. Come ha affermato il presidente Lessio, con il venir meno della Provincia si apre l’opportunità di rivedere lo statuto con l’ingresso di privati. Al momento, a sostenere le attività del Verdi, ci sono partner, amici, sostenitori che da realtà esterne potrebbero intervenire direttamente all’interno dell’organizzazione.


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