No al senso unico in via General Cantore

UDINE. Il senso unico di via General Antonio Cantore per il momento non si farà. All’inizio, pareva che gran parte degli abitanti della via fossero favorevoli alla modifica della viabilità, tanto che una trentina di residenti (su 200) avevano sottoscritto e inviato al Comune una petizione in cui si chiedeva l’istituzione del senso unico per poter usufruire di un numero maggiore di parcheggi.
Ma ieri sera, durante la riunione al bar Gorizia, organizzata dall’amministrazione comunale, con l’assessore alla Mobilità e all’Ambiente, Enrico Pizza, insieme alla consigliera delegata di quartiere, Monica Paviotti, per poter discutere e dialogare sulla proposta, l’idea, ai cittadini di via Cantore, non piaceva più così tanto.
Infatti, molti dei presenti hanno avanzato numerose perplessità e alcune contrarietà a un progetto che non tiene in considerazione, in primis, la necessità di risolvere il nodo dell’intersezione tra via Cantore e via Gorizia.
Da quanto è emerso dalla discussione, la priorità dei residenti pare non sia tanto quella di disporre di maggiori spazi di sosta, piuttosto quella di avere una migliore viabilità pedonale, una maggiore sicurezza negli attraversamenti e, soprattutto, nell’immissione sulla trafficata via Gorizia, giudicata pericolosa per la velocità degli automobilisti e i frequenti sorpassi.
Problema che si potrebbe limitare, secondo i presenti, grazie alla realizzazione di una rotonda, che permetterebbe di ridurre la velocità dei mezzi e facilitare la circolazione. Solo in questo caso il senso unico troverebbe consenso da parte degli abitanti della via, e comunque se inserito in una logica più ampia che riorganizzi la viabilità dell’intero quartiere.
Alla fine i favorevoli, tra i presenti, sono stati solo sei, i contrari 14, così il piano andrà in stand by in attesa di uno studio più approfondito. «I residenti chiedono la rotatoria – ha commentato Pizza –: valuteremo la fattibilità tecnica delle soluzioni proposte, compatibilmente con le risorse di bilancio».
I problemi di via Cantore erano già stati segnalati nel 2012, ma l’amministrazione ha ritenuto opportuno intervenire prima realizzando la rotatoria all’incrocio con via Monte Hermada e via Monte Rombon, in cui in più occasioni si sono verificati incidenti anche gravi.
Alla riunione erano presenti i consiglieri Paolo Pizzocaro, Pierenrico Scalettaris e due tecnici del Comune, l’ingegnere Anna Spangher e l’architetto Barbara Gentilini, che ha illustrato le tre soluzioni individuate dall’ufficio: la prima prevede l’istituzione del senso unico con sosta su ambo i lati e la possibilità di ottenere 31 parcheggi, la seconda ipotizza una pista ciclabile mono direzionale sul lato ovest (quello del bar Gorizia), mentre l’altra sul lato opposto: nel caso di realizzazione della pista gli spazi di sosta rimarrebbero invariati rispetto agli attuali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto