No al foglio verde: scioperi nelle scuole Alle medie Marconi 300 ragazzi a casa

La protesta del personale Ata aderente alla sigla Fisi

Alla Garzoni- Montessori lezioni chiuse in anticipo

UDINE. Continuano le agitazioni nei settori pubblici e privati in cui vi è l’obbligo vaccinale e l’obbligo di presentazione del certificato verde. Lunedì 25 ottobre è stato soprattutto il mondo della scuola ha subire conseguenze, con centinaia di alunni iscritti a istituti cittadini che non hanno potuto seguire regolarmente le lezioni. Questo a causa dello sciopero generale a oltranza del settore scuola, indetto dall’Associazione sindacale Fisi, e programmato dal 21 al 31 ottobre. I disagi, quindi, potrebbero non essere terminati.

Tutte le classi della scuola media Marconi di via Torino non hanno potuto entrare: l’edificio scolastico, all’arrivo degli studenti, era chiuso per l’adesione alla protesta del personale Ata. Situazione fotocopia di quella di lunedì 11 ottobre e come la volta precedente, anche ieri circa trecento ragazzini hanno dovuto fare marcia indietro e tornare a casa, con inevitabili disagi per le famiglie. Le altre scuole del comprensivo, come indicato dalla dirigente Beatrice Facchin, non hanno ravvisato problematiche e tutto è andato avanti come di consueto.

Al primo comprensivo qualche irregolarità, invece, è stata riscontrata nella sezione Montessori della Garzoni, dove alcune classi hanno terminato in anticipo la fine delle lezioni. Negli altri plessi o scuole del primo o negli istituti del secondo comprensivo, entrambi guidati dalla dirigente Maria Elisabetta Giannuzzi, tutto regolare.

Nessun problema, invece, negli altri tre istituti comprensivi, come riferiscono i dirigenti Paolo De Nardo (terzo e quarto) e Tullia Trimarchi (quinto).

Va detto che i giorni di sciopero a disposizione per il personale scolastico sono complessivamente otto all’anno per infanzia e primaria, dodici per gli ordini di istruzione superiori. Quindi una volta superato il limite non sarà più possibile aderire alle manifestazioni di protesta.

Sebbene siano stati avvisati per tempo, tramite circolare e avviso sul libretto dei figli, per i genitori comincia a essere un problema l’incertezza che ogni mattina accompagna l’avvio delle lezioni. Non tutte, infatti, possono contare su orari di lavoro flessibili, su ferie o permessi presi all’ultimo momento o su nonni e babysitter chiamati con poco preavviso.—

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