Niente soldi per le case allagate nella Bassa

Vertice questa sera a Ruda: dalla Regione soltanto 200 mila euro alla Protezione civile per risolvere l’emergenza. Non ci sarà lo stato di calamità
Bonaventura Monfalcone-30.05.2013 Incontro fra sindaci per allagamenti-Ruda-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-30.05.2013 Incontro fra sindaci per allagamenti-Ruda-foto di Katia Bonaventura

RUDA. Oggi la situazione a Perteole e nei comuni limitrofi è tornata alla normalità. Nonostante la pioggia, il sistema di scolo ha retto e non si sono verificati altri disagi. In serata, a Ruda, in una sala consiliare gremita di amministratori, tecnici e capisquadra della Protezione civile, l’annunciato incontro che ha interessato, in primo luogo, i sindaci dei quattro Comuni maggiormente colpiti dal nubifragio: Ruda, in primis, oltre a Campolongo Tapogliano, Aiello e San Vito al Torre. Presente anche Cristiano Tiussi, sindaco di Bagnaria Arsa, Comune pure vittima di forti piogge, ma il 10 maggio. Al fianco del sindaco Palmina Mian, l’assessore regionale Paolo Panontin.

«E’ stata un’esperienza straordinaria – ha esordito la Mian – con una quantità d’acqua indescrivibile associata alle problematiche del territorio già note, con falde superficiali associate a canali, fossati e condotte assolutamente insufficienti. Si sono verificati danni grossi a colture e abitazioni, l’acqua ha trascinato quello che ha trovato, automobili comprese. Un fiume d’acqua proveniente da Campolongo ha allagato Perteole, un altro Alture, per fortuna senza interessare abitazioni». «Il problema sussiste da tempo – ha aggiunto il collega Giovanni Cumin di Campolongo Tapogliano –, sono mutate le condizioni climatiche. E’ necessario un piano complessivo».

«Una buona parte dell’abitato, verso Campolongo e Ruda, non è servita da sistema fognario - spiega Roberto Festa, primo cittadino di Aiello – ed è necessario intervenire per non trovarci tra un mese nella medesima situazione». «Si tratta di un problema che non nasce oggi – gli fa eco Fabrizio De Marco, sindaco di San Vito –. A nord della statale i nostri problemi sono stati risolti dal canale scolmatore, a sud ci siamo trovati con un fiume che è arrivato da Tapogliano».

Palmina Mian ha poi ceduto la parola all’assessore regionale, con due quesiti: il primo su un possibile ristoro a famiglie e aziende martoriate; il secondo sulle proposte della Regione per risolvere il problema. «Non credo che questi eventi rientrino tra quelli che prevedano un ristoro a privati e attività produttive», ha risposto Panontin dopo avere ringraziato le squadre di Protezione civile.

Seppur l’assessore abbia concordato con gli amministratori che il problema è sovraccomunale, e che anche la Regione abbia peccato con una politica di pianificazione del territorio sbagliata, non ha dato speranza agli amministratori nella realizzazione a breve di un progetto di ampio respiro che consenta di mettere in sicurezza il territorio.

«Sì a interventi di protezione civile nei punti nevralgici», ha invece chiosato dando la disponibilità immediata di 200 mila euro per interventi necessari nei quattro Comuni interessati.

Domani mattina, a Palmanova, i tecnici dei Consorzi Ledra Tagliamento, di bonifica della Bassa friulana, di Cafc, Comuni, Provincia, Forestale e Direzione regionale dell’ambiente, saranno al lavoro per definire le priorità di intervento, anche se solo una stima degli interventi necessari a Campolongo Tapogliano (per evitare che l’acqua si riversi su Perteole) ammonterebbero a 80 mila euro.

Gessica Mattalone

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