Niente sandali e canottiere: i ragazzi scelgono la sobrietà

UDINE. Prima vera giornata d’estate quella di ieri con temperature degne di questa stagione, ma nessuna caduta di stile per i maturandi 2016!
Al fischio d’inizio dell’esame di Stato gli studenti udinesi delle classi quinte che hanno sostenuto la prima prova scritta della maturità non si sono lasciati andare a tenute estive sconvenienti, seguendo dunque le raccomandazioni fornite da presidi e professori.
Per gli studenti del liceo classico “Stellini” erano d’obbligo pantaloni lunghi, scarpe chiuse e camicia: banditi pantaloncini corti, infradito, canotte o top. Per lo svolgimento del tema d’italiano gli “stelliniani” hanno sfoggiato completi semplici e casual, facendo registrare un'inversione di tendenza rispetto ai loro colleghi dell’anno scorso, che si erano distinti per la loro spiccata eleganza.
All’istituto tecnico “Marinoni” la scelta del vestiario da indossare per questa prima giornata d’esame ha rappresentato motivo di preoccupazione e nervosismo, in particolare tra le ragazze, a seguito delle esortazioni del corpo docenti per presentarsi con un abbigliamento consono.
Ciò che colpisce è che la prima prova scritta non spaventa e per questo non c’è bisogno di copiare, riferiscono i ragazzi con un sorriso.
Le vere sfide sono rappresentate dalle prove scritte successive, per cui si contemplano sempre gli stessi escamotage, dal ripasso matto e disperatissimo dell’ultimo minuto a rimedi come bigliettini nascosti o il ricorso all’utilizzo degli smartphone: la furbizia prevede la presenza di due cellulari, uno da consegnare, l’altro da tenere accuratamente celato.
Gli studenti dello Stellini temono in particolare la seconda prova che quest’anno prevede greco, ritenuta il vero ostacolo da superare e per cui è necessario il “ripassone”. Il toto-versione vede in pole position nomi come Aristotele, vista la sua assenza da alcuni anni, e Demostene.
Il nervosismo dei maturandi del Marinoni e dello Stringher è scatenato dall’avvicinarsi della terza prova, ritenuta ardua per la sua ampiezza in rapporto ai tempi giudicati troppo stretti, e dal colloquio orale. Tra i due istituti tecnici lo svolgimento del saggio breve è stata la scelta più gettonata, con predilezione per le tracce con tema “L’uomo nello spazio” e “il paesaggio”. Apprezzato anche quello con soggetto il “Pil”.
Decisamente bocciati l’analisi con l’estratto dal testo di Umberto Eco, che però era stato previsto dai ragazzi dello Stringher e il tema storico dedicato all'anniversario del voto alle donne, per cui necessitava, secondo i ragazzi del Marinoni, una preparazione adeguata.
Quest’ultimo è stato molto gettonato invece tra gli studenti del ginnasio udinese, specialmente dalla componente maschile degli intervistati, seguita dalla traccia che indagava il rapporto padre-figlio, la traccia d’attualità con tema i confini, anche se giudicata troppo ampia quindi ardua, e infine il testo di Eco.
A prova conclusa gli studenti dello Stellini denunciano la scarsità di fonti fornite dal ministero per la composizione dei saggi brevi: la traccia con oggetto il Pil era dotata di soli due documenti, ritenuti insufficienti. Trascorse le sei ore previste, il tema d’italiano ha rappresentato una cartina al tornasole per i maturandi del Marinoni, tra i quali alcuni delusi affermano che, con il senno di poi, avrebbero intrapreso tutt’altro percorso scolastico.
Sul campione degli intervistati, la maggior parte occupava il pomeriggio con il ripasso, spesso fatto in gruppo: tra di loro qualcuno si dedicava al completamento della tesina.
Alcuni ragazzi dello Stringher, invece, dovranno conciliare lo studio con il lavoro: metà degli intervistati infatti è già impiegata e lavorerà durante gli esami.
E a riprova che questi ultimi nella vita non finiscono mai, una ragazza dello stesso istituto ha riportato che dovrà sostenere quello della patente sabato, con guide pomeridiane da alternare ai libri di scuola. La totalità degli intervistati vede nella prima prova solo l’inizio della grande fatica che culminerà con l’orale ma alcuni ottimisti sottolineano come si sia senz’altro rotto il ghiaccio.
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