Niente degenze in Nefrologia Il reparto “passa” a Medicina

Ora è comparso anche il nastro adesivo a “oscurare” le ormai ex degenze della Nefrologia dell’ospedale di Gorizia. Nei giorni scorsi un paio di pecette scure sono state applicate, al terzo piano, all’...
Di Vincenzo Compagnone

Ora è comparso anche il nastro adesivo a “oscurare” le ormai ex degenze della Nefrologia dell’ospedale di Gorizia. Nei giorni scorsi un paio di pecette scure sono state applicate, al terzo piano, all’ingresso dell’ala che ospitava 8 posti letto della Cardiologia e 6 della Nefrologia, come indicato appunto da due cartelli apposti in prossimità dell’entrata. I primi sono rimasti, i secondi sono stati invece cancellati a causa della soppressione, voluta dal Piano di riforma regionale, della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi. Se squilla il telefono l’infermiere di turno non risponde più “Cardio-Nefro”, ma “Medicina C”, dove la C può equivalere indifferentemente alla terza sezione di Medicina (il reparto diretto dal dottor Carlo Donada occupa già due piani) oppure alla lettera iniziale di Cardiologia. Ai 6 posti tolti alla “Nefro” sovrintende infatti la Medicina generale, che può utilizzarli a discrezione per pazienti affetti da svariate patologie. Al pianoterra, naturalmente, continuano a funzionare i letti dell’emodialisi, ma non c’è più traccia di quello che fu un reparto d’eccellenza dell’ospedale goriziano, in particolare dal 2005 al 2012 sotto la gestione del primario Giuliano Boscutti ma prima ancora con medici di grande valore come Sergio Barduagni, Maurizio Pecorari, Franco Pitzorno e Alessandro Rocco. Boscutti, in 7 anni, aveva creato uno staff di prim’ordine, e quando 4 anni fa era stato chiamato a dirigere l’analoga struttura degli ospedali riuniti di Trieste aveva lasciato il primariato “facente funzioni” in buone mani, quelle della dottoressa Manuela Bosco. Ma da quest’anno la Regione ha deciso di istituire nella nostra Azienda sanitaria un’unica figura dirigenziale con sede a Palmanova, per cui il reparto goriziano, a livello di degenze, non esiste più. In bilico, peraltro, è anche la sorte degli 8 posti letto della Cardiologia. Si attende, per la metà di luglio, l’arrivo da Cattinara del nuovo primario, la dottoressa Gerardina Lardieri di Arta Terme (ma residente a Monfalcone) per avere qualche indicazione più precisa, anche se quasi sicuramente fino alla fine dell’anno la situazione rimarrà invariata. Nel 2017 tutta l’ex “Cardio-Nefro” sarà probabilmente trasformata in un contenitore d’area medica, e si dovrà decidere se dislocare l’unica Terapia intensiva cardiologica a Gorizia o a Monfalcone. Il primo settembre intanto andrà in pensione, per sua scelta, l’attuale primario Flavio Faggioli dopo ben 5 anni di “facente funzioni” con risultati eccellenti e unanimi riconoscimenti di competenza e professionalità.

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