È Nicolò il primo nato del nuovo anno a Udine, dopo un record del 2024 con 1.611 parti
I genitori, di San Vito al Tagliamento, avevano appena finito il cenone: «Abbiamo scelto l’ospedale di Udine per le più che ottime referenze»
Mai tanti bambini come nel 2024 che ci siamo appena lasciati alle spalle. Così, il punto nascita dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine ha vissuto un Capodanno speciale – perché no, in controtendenza –, trascorso al lavoro, certo, ma anche festeggiando il numero record di parti registrati nel corso degli ultimi dodici mesi: 1.611.
Il dato non trova precedenti nell’attività dell’ospedale cittadino e si erge a baluardo regionale di fronte a un fenomeno, quello dell’inverno demografico, ormai palpabile, riscontrabile in vaste aree di tutto il territorio friulano (per non dire italiano). Nel 2016, le nascite erano state 1.608, nel 2013, invece, 1.607, l’andamento temporale in flessione nel 2018 (1.377) e nel 2019 (1.432).
Cicogne che anche nella nottata fra vecchio e nuovo anno hanno quindi dovuto compiere gli straordinari per consegnare a mamme e papà i loro bimbi andando perciò a incrementare la storica cifra raggiunta in questo 2024.
Il tempo di festeggiare l’avvento del 2025 ed ecco la mattinata del primo gennaio presentare il primo nato del nuovo anno per l’intera provincia di Udine: Nicolò Rigo, uno scricciolo di 2,8 chilogrammi, venuto alla luce alle 8.17 del mattino. Post-Capodanno, insomma.
La serata, in effetti, si era svolta senza particolari sollecitazioni per papà Mattia e mamma Sara Comparin, di San Vito al Tagliamento. Il tradizionale cenone in compagnia di una coppia di amici, poi il rientro a casa, intorno alle due del mattino. Alle cinque, la bella sorpresa e la successiva, affrettata, partenza alla volta di Udine.
«Eravamo un po’ preoccupati di non riuscire ad arrivare in tempo – racconta Sara – vista la strada da percorrere. Il nostro primo figlio, tra l’altro, è nato molto velocemente e pensavamo che con Nicolò sarebbe andata più meno allo stesso modo». Previsione, questa, che all’arrivo al Santa Maria della Misericordia si è rivelata corretta, con la mamma in travaglio subito accolta in sala parto. «Abbiamo scelto di venire qui a Udine – spiega Mattia – perché sappiamo che è un centro riconosciuto. Avevamo diverse referenze più che ottime».
Con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza prefissata del 13 gennaio, Nicolò è venuto al mondo abbracciando la mamma, il papà... e una fede che ormai da anni contraddistingue la famiglia Rigo: quella per l’Udinese.
«Per un po’ di tempo sono stato il più giovane abbonato dell’Udinese – rivela a tal proposito Mattia, un classe ’88 –. Ora toccherà rinnovare la tradizione». E se Mattia ha in Sanchez il giocatore bianconero preferito, Nicolò avrà tutto il tempo di crescere ed eleggere la Zebretta che accompagnerà la sua crescita, fra partite al seguito della squadra, anche vissute fra le mura dello stadio Friuli.
A corollario della gioiosa mattinata vissuta dalla famigliola, la tradizionale visita dell’apicoltore Gigi Nardini, pure lui intramontabile supporter della squadra allenata da mister Runjaic. Re magio nostrano, il sosia del maestro Pavarotti ha portato in dono al nascituro miele e altri prodotti della sua azienda.
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