Nell’atelier di Manuela che veste cantanti e artiste

La friulana Peressutti è titolare del marchio Nuela con showroom a Vienna. «Chi viene da me deve sentirsi come a casa, talvolta mangiamo perfino insieme»

UDINE. Cinque anni fa drappeggiava abiti su Daniela Mazzucato, la sua prima esperienza teatrale. La ritroviamo oggi con il suo marchio Nùela anche a Vienna in uno showroom di fronte al Belvedere.

Parliamo di Manuela Peressutti. Friulana. Gran passione per abiti e accessori fin da piccola, «vestivo le mie amiche e d’estate lavoravo da Bernardi», un impiego in campo assicurativo, ma il pallino degli abiti restava e come diceva il suo papà, non bisogna avere rimpianti.

Manuela, la stilista friulana che veste vip e cantanti

E così nel 2011 Manuela apre uno showroom a Udine, dove propone una sua linea, abiti, borse e scarpe. Tutto made in Italy. Tanto che adesso una sua linea di borse è presente in uno showroom di Milano dove viene riproposta ad altri rivenditori.

E Vienna? «È stato amore a prima vista con questa città e con l’atelier di un connazionale che ho conosciuto attraverso un amico. L’ho rilevato e sono partita di nuovo da zero. Non è stato facile, ma devo dire che dopo quattro anni, questo è l’anno decisivo per rimanere».

La riscoperta dell’abito, da giorno o da sera, su misura, esclusivo, c’è, ma proprio perché esclusivo chi diventa cliente, uomo o donna che sia, vuole rimanere tale, portando magari la propria famiglia, ma non frotte di amici.

Non solo. È anche difficile far cambiare stile alle persone da un giorno all’altro, far sì che si fidino di una persona, in questo caso di Manuela, una rediviva Madame Vionnet, che studia non solo l’abito che risponda alla personalità del/della cliente, ma tutto il look.

«Chi viene da me deve sentirsi come a casa. Talvolta mangiamo insieme, io porto prodotti friulani e cucino, la persona mi racconta di sé e così posso capire come farla sentire di nuovo bella e desiderabile, se sta uscendo da un periodo difficile.

Un bell’abito crea sicurezza e autostima, infatti il mio motto è, “vèstiti di emozioni”. Quando indossi un abito che ti rappresenta, perché lo fai vivere, ti senti disinvolto, puoi affrontare un colloquio di lavoro o qualsiasi altra cosa…».

E una volta che ci si fida di Manuela, lei diventa indispensabile come per la soprano montenegrina Ivana Canovic che da due anni veste sono Nùela.

«L’ho conosciuta all’Opera di Vienna. Mi sono complimentata per l’abito che indossava e lei mi ha invitata nel suo atelier. Manuela cura il mio aspetto, conosce il mio armadio, non mi lascia neanche andare al supermercato vestita a caso. Mi piace la sua linea, elegante, semplice, ma particolare.

Come cantante lirica, poi, ho bisogno di avere un guardaroba di qualità, ma comodo. È una donna forte, diretta, dice quello che pensa, è una professionista e una grande amica».

E proprio quest’estate Manuela ha seguito la Canovic a Roma impegnata in un recital privato con Bocelli per curarle il look 24 ore su 24! L’atelier viennese non è solo una passerella di abiti e clienti, come la signora 96enne che rinnova ogni anno il guardaroba visto la sua primissima e tenera età.

In Prinz Eugene Strasse si fa anche cultura. Mostre, come quella di Gianni Maran, recital, enogastronomia, concerti, come quelli di Maddalena del Gobbo, altra friulana trapiantata in Austria e sua fedele cliente (sulle copertine dei suoi Cd, Maddalena è immortalata con abiti Nùela).



«Il suo stile è bello. Un classico che dura nel tempo, tagli eleganti, ma non noiosi. Per me che sono musicista è difficile trovare abiti da palcoscenico. Ti piace un abito e poi magari ti cadono le spalline. Con Manuela scegliamo le stoffe, il taglio… e poi mi piace che se ti stanchi di un abito, lei te lo riadatta».

Una memoria sartoriale ottocentesca, dove lo spreco è bandito e dove il passaparola è fondamentale, così come la rete di relazioni, il marketing della comunicazione, come lo definisce Davide Boeri, presidente Giovani Confindustria Udine, capitato per caso da Nùela proprio a Vienna. «Relazioni che Manuela ha saputo intrecciare e che, abbinate a un prodotto di altissima qualità, sono il motore vincente per qualsiasi azienda».

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