Nella Bassa centinaia di scantinati allagati

Situazione critica soprattutto a Bagnaria Arsa e a Gonars: il terreno non assorbe più l’acqua
Gonars 5 Febbraio 2014 cantina allagata Telefoto Copyriight Petrussi Foto Press -TURCO
Gonars 5 Febbraio 2014 cantina allagata Telefoto Copyriight Petrussi Foto Press -TURCO

GONARS E BAGNARIA ARSA. Centinaia di abitazioni con cantine allagate nella Bassa friulana. Ma il problema, a questo punto, non è la pioggia, bensì l’acqua di falda e quella che risale dal terreno ormai non più in grado di assorbire ulteriori precipitazioni. A farne le spese soprattutto i comuni della zona delle Risorgive che davvero non sanno più in quali situazioni intervenire con le squadre di Protezione civile e i volontari, tanti sono i casi segnalati. A Gonars la situazione di disagio riguarda centinaia di famiglie. Spiega l’assessore alla protezione civile, Alberto Budai: «La situazione è pesantissima, specialmente a Fauglis e in alcune zone di Gonars. In pratica chiunque abbia una cantina o un sottoscala, una taverna interrata o seminterrata, ha l’acqua in casa. Da chi segnala soltanto un paio di centimetri a chi ha raggiunto anche 1,90 metri: stimo che circa 3-400 case siano interessate da disagi. Il livello di falda ormai è altissimo. Credo di non esagerare se dico che in alcuni punti è arrivato a 45-50 cm dal piano del terreno. Via Aquileia inoltre è isolata per quanto riguarda le comunicazioni telefoniche». Ovunque ci sono pompe in funzione per cercare di eliminare l’acqua dai locali e immetterla nel sistema fognario. Anche la biblioteca è stata invasa dall’acqua, così come le stanze dell’archivio comunale. Ovviamente libri e cartolari sono stati, per quanto possibile, spostati in altre stanze. Il Comune di Bagnaria Arsa ha lanciato un appello ai cittadini perché possano intervenire per tempo e mettere al riparo beni e mobilio, anticipando possibili allagamenti. Avvisi in rete, via mail, tramite sms e volantini sono stati diramati alla popolazione per invitare “i possessori di locali interrati (cantine, taverne e simili) a monitorare costantemente la situazione durante le prossime settimane al fine di eliminare o limitare l’insorgere di disfunzioni e danni conseguenti. Si consiglia – prosegue l’avviso - a tal fine di eseguire almeno il sollevamento degli arredi e dei materiali deperibili, rispetto alla quota del pavimento, in modo tale da effettuare l’eventuale rimozione senza che questi abbiano subito danni.” E, a proposito, del problema della falda freatica, la Protezione civile segnala che il fenomeno degli allagamenti potrebbe ripetersi ad Aiello, Arzene, Bagnaria Arsa, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Campolongo Tapogliano, Castions di Strada, Codroipo, Cordenons, Fontanafredda, Gonars, Monfalcone, Palmanova, Polcenigo, Porcia, Pordenone, Ronchi dei Legionari, Roveredo in Piano, Ruda, San Canzian d'Isonzo, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Vito al Tagliamento, San Vito al Torre, Staranzano, Talmassons, Turriaco, Valvasone, Visco e Zoppola.

Monica Del Mondo

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