Nel Pordenonese colpiti 25 Comuni
Divelti i tetti di abitazioni, stalle e aziende. In frantumi finestre e cristalli delle auto

PORDENONE. Tetti di aziende, stalle e abitazioni bombardati dalla grandine o scoperchiati, cristalli e parabrezza delle auto sfondati da proiettili ghiacciati del diametro fino a 10 centimetri, alberi sradicati dalle violente raffiche di vento e precipitati sulle strade, blackout, soccorsi a residenti rimasti feriti, incidenti stradali, vigneti e coltivazioni distrutti: la furia del maltempo nella notte fra lunedì e ieri mattina, con tre distinte ondate, ha seminato la devastazione nel Friuli occidentale.
L’emergenza
Circa seicento le richieste di aiuto arrivate al comando provinciale dei vigili del fuoco di Pordenone: 124 gli interventi effettuati fino a ieri sera alle 18, altre 231 segnalazioni erano in attesa, ulteriori 240 telefonate per interventi differibili sono pervenute tramite il 112. All’invaso di Ravedis il vento ha toccato picchi di 159 chilometri orari. A Brugnera le raffiche miste a grandine hanno raggiunto la velocità di oltre 103 chilometri orari, distruggendo tutto al loro passaggio: centinaia di abitazioni, capannoni, auto sono stati danneggiati.
I comuni colpiti
Venticinque i comuni colpiti nel Friuli occidentale: Azzano Decimo, Brugnera, Budoia, Caneva, Casarsa della delizia, Chions, Cordenons, Cordovado, Fiume Veneto, Fontanafredda, Morsano alTagliamento, Pasiano, Polcenigo, Porcia, Pordenone, Prata, Pravisdomini, Roveredo in piano, Sacile, San Giorgio della Richinvelda, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Valvasone Arzene, Zoppola. Tra i territori più martoriati dal maltempo Brugnera, Sacile, Pasiano. Risparmiata dalle avversità atmosferiche la zona montana.
I danni a Pordenone
Ben 44 gli interventi effettuati ieri dai vigili del fuoco a Pordenone. Si è allagato il parcheggio Marcolin e quello a servizio della nuova sede dei giudici di pace, dove l’acqua piovana è entrata anche al pianterreno. Sul lato del tribunale che si affaccia sul carcere sono state rotte nove finestre: otto avevano il doppio vetro, la grandine ha infranto quello esterno. Forate le vetrate della chiesa della Madonna delle Grazie, finestre in frantumi nei palazzi in centro.
Sott’acqua il sottopasso in via Cappuccini, a rischio il cedro in piazza Risorgimento.
La grandinata ha ammaccato la carrozzeria di una decina di vetture di servizio della polizia locale, anche quelle parcheggiate sotto alla tettoia, seppur in misura minore. Segnalati danni a serrande, lucernari, auto di privati, tombini ostruiti dal fogliame.
Le richieste di aiuto
Fra gli interventi effettuati ieri dai vigili del fuoco, 48 hanno riguardato alberi pericolanti, 53 la sistemazione di tetti danneggiati, 21 dissesti o crolli causati dalla perturbazione atmosferica, 17 incendi, anche di impianti fotovoltaici, come è accaduto in un allevamento con tremila tacchini, 12 incidenti stradali, 5 soccorsi a persona, 6 interventi per ascensori bloccati a causa di blackout. Al lavoro anche le squadre comunali di protezione civile.
Alberi e pali sulle strade
Ostruita da due tronchi la strada regionale 251 a Cordenons, dalla caduta di alberi la Cimpello-Sequals, pochi minuti prima delle 22 di lunedì, all’altezza dell’uscita di Zoppola, sulla strada provinciale 1 a Valvasone.
A Caneva in piazza Martiri Garibaldini un grosso albero si è appoggiato su un edificio.
A San Vito la caduta di un albero davanti all’ingresso del pronto soccorso ha bloccato le ambulanze, un’altra pianta è piombata davanti a uno degli accessi del Cro di Aviano.
Caduti alberi anche a San Giorgio della Richinvelda (dove sono stati massacrati coltivazioni, barbatelle, vigneti), Morsano (qui numerosi danni a edifici pubblici), in via Fornace ad Aviano e in via Maron a Prata, nella zona della Rosta, in via Brugnera a Fontanafredda un traliccio dell’Enel e un albero pericolante in via Brigata Osoppo, a Polcenigo in via Sacile un palo della Telecom.
Cinque feriti
A Sacile sono state soccorse quattro persone, rimaste ferite perché erano scivolate su superfici bagnate o a causa del maltempo: sono state portate in ospedale in codice verde o giallo.
Poco dopo le 22 di lunedì a San Foca di San Quirino una donna ha perso il controllo dell’auto ed è uscita di strada, finendo in un fossato a bordo strada. È stata soccorsa dall’automedica e da una ambulanza e portata in codice giallo all’ospedale di Pordenone.
La testimonianza
La tempesta ha imperversato anche a Prata e a Pasiano, schiantando vetri, tegole, cristalli delle vetture e facendo volare arredi esterni. Il ristoratore Carlo Nappo ha segnalato 60 mila euro di danni al Podere dell’Angelo.
«Ieri alle 22.30 avevamo il ristorante pieno di clienti – racconta Nappo – quando la grandinata ci ha spaccato i vetri. Li abbiamo fatti entrare tutti al riparo, piovevano palle di dieci centimetri, ci sono entrate dentro, un disastro, c’erano anche tavolate con bambini, per fortuna nessuno è rimasto ferito.
Hanno distrutto tutte le vigne, divelto il tetto, tanto che ci piove nelle camere degli ospiti, tutte le quaranta auto parcheggiate fuori dal locale sono state distrutte. La mia auto, che ha il tetto panoramico, sembra bombardata. I tavoli e le sedie collocati all’esterno sono volati via, i teloni sono stati strappati».
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