Nei guai per la birra importata “in nero”

LIGNANO. Maxi sequestro di birra nella località balneare. La Guardia di Finanza di Udine è infatti entrata in azione alla paninoteca “Il Panino” di Pineta sequestrando circa mille litri di una famosa marca tedesca, prima acquistata in Germania e poi introdotta in Italia, senza però provvedere ai dovuti versamenti dell’accise che grava sui prodotti alcolici. Un obbligo, questo, che non è stato rispettato dal titolare Andrea Landello.
La bevanda simbolo delle calde serate estive veniva rivenduta a un prezzo inferiore a quello che solitamente si trova nel mercato. E proprio dal prezzo della birra sono partite le indagini. Qualcosa non tornava agli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Udine. Perché una tale “occasione” poteva spiegarsi solo con un eventuale mancato assolvimento degli obblighi fiscali sugli alcolici. Si è iniziato a monitorare gli spostamenti dell’imprenditore di una delle paninoteche più frequentate della città. E si è scoperto come funzionava il meccanismo. Landello anziché acquistare la birra da importatori autorizzati preferiva raggiungere la Baviera con il proprio automezzo, per “fare il carico” del prodotto alcolico e quindi rientrare in Italia, sfuggendo così all’imposizione fiscale. I militari delle Fiamme Gialle sono dunque entrati in azione. Hanno aspettato che ritornasse dalla Germania e i giorni scorsi, appena raggiunta la città friulana, hanno controllato il furgone. Al suo interno hanno trovato 30 fusti di birra e numerose casse di birra in bottiglia. Alla richiesta della Guardia di Finanza, Landello non ha esibito la documentazione necessaria a giustificare l’assolvimento del pagamento dell’accisa dovuta ( anche per il fatto che non poteva comunque effettuarla, dovendosi avvalere obbligatoriamente di un soggetto autorizzato). E così è scattata l’operazione delle Fiamme Gialle.
La birra illecitamente importata, pari a circa mille litri (dal valore superiore ai 10 mila euro) e il mezzo di trasporto utilizzato per il viaggio in Germania sono stati sottoposti a sequestro, mentre il responsabile è stato denunciato a piede libero alla Procura di Udine per sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sulle bevande alcoliche. Ieri il locale, come ogni giorno, era gremito di gente. «È tutto regolare» dice il personale mentre porta ai tavoli i panini che hanno reso celebre il pub. Tutto procede come sempre, tra ordinazioni e il lavoro in cucina che come al solito è tanto. Questa volta la “bionda” per eccellenza tante volte richiesta dai clienti non viene esaltata per la sua freschezza e la sua capacità di dissetare ma finisce agli onori della cronaca. In una delle giornate più calde dell’estate.
Viviana Zamarian
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