Nei bagni non c’è più carta igienica: la raziona il bidello

Istituti al verde. E a Torre scatta l’appello sul web per la scuola Odorico: «Sono finiti i soldi, ce la dobbiamo portare da casa»

PORDENONE. La scuola va al metro: quello di carta igienica srotolato e misurato dal bidello agli studenti, davanti alla toilette. Un metro a testa per chiudere, poi, la porta del bagno con tutto l’occorrente.

Le toilette non hanno la carta inclusa in alcune scuole: bisogna chiederla all’ausiliario addetto al servizio extra, che apre con la chiave l’armadietto blindato e srotola il doppio velo. Un metro a tutti e la partita si chiude con la forza del risparmio sugli sprechi. La carta igienica vale come oro, nei bilanci dell’istruzione, anche se le spese sono calmierate dalla Consip.

Quella della carta igienica al metro è la misura di sicurezza che hanno deciso in un paio di istituti superiori, a Pordenone, per evitare i danni. Quelli dello spreco della carta igienica o salviette che tanti studenti consumano come fosse gratis per le casse (al verde) delle scuole.

Poi, quelli di ingorgo del tubo di scarico, perché il problema diffuso nei bagni delle scuole è lo “sport” dei goliardi e disfattisti di infilare i rotoli di carta igienica nelle turche (ce ne sono ancora in uso) e water, per vedere l’effetto.

Le situazioni peggiori si sono verificate quando, al posto della carta, alcuni studenti hanno pensato bene di infilare le lattine delle bibite e addio ai servizi igienici: hanno dovuto chiamare anche il fabbro con l’idraulico nel Centro studi qualche anno fa, per garantire il via libera nei bagni intasati.

«Portiamo la carta per il bagno nella scuola Odorico – ha lanciato l’appello ieri Deborah Lorenzet nel gruppo di Facebook Sei di Torre se –. Ha bisogno di essere imbiancata ma non trovano nessuno che faccia volontariato: potete aiutarmi o aiutare la dirigente?».

Il problema della carta igienica a scuola era esploso a Pordenone nel 2010. «Basta con il rifornimento bagni per le scuole – avevano protestato alcuni genitori del Comitato provinciale di Sonia D’Aniello e Cristina Zanette –. Le scuole, infatti sono a corto di risorse e invitano le famiglie e infilare nello zainetto del figlio il rotolo».

Anche lo scottex per il pranzo nelle materne, si porta da casa. «Capita in alcuni circoli didattici di contribuire a fornire pure detersivi delle pulizie – segnalava quattro anni fa la D’Aniello –. Ma le famiglie non possono sobbarcarsi questi costi a lungo». L’emergenza è quella del rotolo: quattro anni dopo è contato all’osso. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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