«Nazi, uniti contro l’intolleranza»

AZZANO DECIMO. A distanza di alcuni giorni dal concerto black metal al Langbard club di Azzano Decimo, dove si sono esibite band il cui repertorio «include testi che inneggiano all’Olocausto», non si sono esaurite le reazioni. A intervenire, dopo le numerose prese di posizione, sono Daniela Giust, segretario del circolo di Pordenone del Partito democratico, e Azzano 33082, gruppo consiliare di opposizione. Se la democratica ribadisce che il Pd è pronto a portare avanti un’azione sinergica contro i neofascismi, i consiglieri di centrodestra attaccano l’amministrazione Putto per aver sollevato il caso per poi, secondo loro, sottrarsi alle responsabilità.
«Il Pd di Pordenone – dice Giust – ha sottoscritto in modo unanime l’appello dell’Anpi contro tutti i fascismi e ha partecipato agli stati generali promossi dall’Anpi stessa, per esprimere non soltanto la condanna del nazifascimo, ma anche la necessità di tenere alta la guardia sul pericolo che i molteplici segnali di intolleranza, xenofobia e razzismo che da più parti si stanno verificando, possano degenerare in un clima di imbarbarimento sociale. Sulla scia delle dichiarazioni del segretario provinciale Cescutti, il Pd di Pordenone ha chiesto al presidente Anpi di proseguire sulla strada intrapresa, mettendo assieme le energie sociali e politiche che chiedono un’applicazione coerente e piena della legge Scelba Mancino». Le polemiche su chi c’era in piazza e chi no ad Azzano Decimo, a giudizio della dem, «rischiano di essere fuorvianti e dannose per il fronte democratico che si riconosce in materia inequivocabile nei valori della democrazia».
«È finita in gloria? Non lo sappiamo, ma certo è che di Azzano Decimo in questi giorni ne hanno parlato tutti, media e non soltanto – osserva quindi Azzano 33082 –. Un plauso al sindaco Putto per com’è riuscito, con un’opera di magistrale “cerchiobottismo”, a tenere a guinzaglio i suoi uomini migliori. Già, perché dopo che i prodi “piddini” avevano pubblicizzato urbi et orbi questo concerto, con tanto di articolo, analisi logica dei testi e promozione gratuita di gruppi musicali mai sentiti, il sindaco è dovuto intervenire a gamba tesa per placare gli animi». Con il post su Facebook, per i rappresentanti di opposizione «Putto ha compiuto un mezzo miracolo: ha messo fuori causa non soltanto i suoi uomini migliori, ma anche personaggi di grosso calibro, a partire da Bolzonello, che invocava le leggi Fiano (mai entrata in vigore) o Scelba. All’angolo anche la sempre presente presidente Serracchiani e i rappresentanti dell’Anpi». (m.p.)
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