«Nascosti al Fisco 34 milioni di euro»

La Procura chiede il rinvio a giudizio di 4 manager della Taghleef industries (ex Radici film) di San Giorgio di Nogaro
Di Cristian Rigo
ANTEPRIMA UDINE 10 MAGGIO 2001 CONFERENZA STAMPA IMPRESA RADICI ING.VALERIO GARZITTO TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA
ANTEPRIMA UDINE 10 MAGGIO 2001 CONFERENZA STAMPA IMPRESA RADICI ING.VALERIO GARZITTO TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA

Un’elusione da record. Più di 34 milioni di euro sottratti agli occhi del Fisco con artifizi contabili e raggiri che avrebbero consentito all’ex Radici film, ora Taghleef industries di San Giorgio di Nogaro, di non versare più di 10 milioni di tasse negli anni compresi tra il 2005 e il 2009. Per questo motivo la Procura di Udine ha chiesto il rinvio a giudizio dei 4 manager che si sono succeduti alla guida dell’azienda: il 56enne romano Francesco Silleni, il 58enne di Tavagnacco, Valerio Garzitto, il 50enne Giovanni Mangano di Cuneo e il 53enne tedesco Detlef Erich Schuhmann, l’unico al quale non è stato ancora notificato l’atto di citazione essendo residente all’estero e, al momento, irreperibile.

L’elusione, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si sarebbe verificata in occasione di due passaggi di proprietà dell’azienda con un’operazione di leverage by out, una sorta di fusione con indebitamento. L’operazione, in sè, è perfettamente legale, ma nel caso concreto sarebbero stati gonfiati alcuni valori a bilancio che avrebbero poi consentito di scaricare maggiori costi negli anni a venire sotto forma di ammortamenti per aggirare le norme ed eludere il Fisco. In base al quadro accusatorio, le complesse operazioni sarebbero state studiate a tavolino, avvalendosi di società di consulenze lombarde.

Il sospetto della Procura è insomma quello che i manager abbiano pianificato e messo a punto un accordo che aveva il solo scopo di eludere le imposte aggirando le norme tributarie. A dare il via all’inchiesta è stata una verifica della Guardia di finanza di Udine impegnata a monitorare tutte le principali operazioni finanziarie delle aziende friulane. Dall’analisi dei bilanci il nucleo di polizia tributaria ha individuato diverse operazioni sospette. A partire dalla costituzione della nuova Radici film spa e dal successivo aumento di capitale con conferimento del ramo d’azienda da parte della vecchia Radici film che poi ha ceduto (siamo nel 2005) la nuova Radici film a un pool di investitori tra i quali anche Centrobanca. Di fatto il settore tessile è rimasto in mano al gruppo Radici mentre quello specializzato nella produzione e vendita di pellicola in Bopp (polipropilene bio-orientato) per imballaggi è passato di mano. Per ben due volte e sempre con un’operazione di leverage by out. Nel 2008 infatti la Radici film (che nel 2007 ha fatturato oltre 190 milioni) è stata ceduta alla Taghleef Industries di Dubai che è l’attuale proprietario. Tutti questi passaggi, secondo la Procura, avrebbero permesso di eludere più di 34 milioni di euro.

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