Nascondeva la droga in casa: 52enne arrestato

tricesimo
Un’articolata operazione antidroga, che ha determinato l’arresto in flagranza di reato di un cinquantaduenne friulano per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Stefano Persello, 52 anni, residente a Tricesimo, è stato fermato dalla polizia durate un normale controllo. In auto aveva mezzo chilogrammo di hascisc e 6 grammi di cocaina. Una seconda perquisizione effettuata all’interno della sua abitazione ha consentito di rinvenire ulteriori 130 grammi di marijuana e 3 grammi circa di metanfetamina. Persello è stato arrestato.
È successo giovedì. Nell’ambito di alcuni servizi straordinari di controllo sul territorio, i poliziotti della Squadra mobile della Questura di Udine, alla guida del vicequestore Massimiliano Ortolan, hanno fermato Persello, già noto alle forze dell’ordine, mentre si trovava al volante della sua automobile. In macchina, come detto, è stato trovato mezzo chilogrammo di hascisc suddiviso in cinque panetti da 100 grammi ciascuno e anche 6 grammi di cocaina. La perquisizione effettuata dagli agenti all’interno dell’abitazione del cinquantaduenne friulano ha permesso anche di rinvenire e sequestrare ulteriori 130 grammi di marijuana e 3 grammi circa di metanfetamina, nonché un bilancino di precisione e altro materiale che veniva utilizzato per il confezionamento delle dosi di stupefacente. A titolo cautelativo, inoltre, al fine di una nuova valutazione in merito ai requisiti per il possesso, sono state ritirate alcune armi da caccia e munizioni detenute regolarmente. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine, nei giorni scorsi, oltre a convalidare l’arresto ha disposto per il cinquantaduenne la misura cautelare in carcere.
L’avvocato Michele Mellano, difensore di Stefano Persello, commenta: «Sto attendendo che arrivi la perizia tossicologica, fondamentale al fine di capire la percentuale del principio attivo presente nella sostanza sequestrata. Proprio da questa percentuale dipenderà la nostra strategia difensiva. Per il momento il mio assistito si trova in carcere, in attesa di ricevere gli esiti della perizia». —
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