Nasce un nuovo “sindacato” per la scuola

Programmi e obiettivi della Rete degli studenti medi, nato un mese fa, che ha stretto un “patto di lavoro con la Cgil
Di Elia Zarcone
Udine 14 novembre 2014 manifestazione studentesca Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Massimo Turco
Udine 14 novembre 2014 manifestazione studentesca Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Massimo Turco

ISTITUTO CATERINA PERCOTO. Circa un mese fa è nata la Rete degli Studenti Medi, un sindacato studentesco che si prefigge numerosi obiettivi, il più importante dei quali è di garantire a tutti il diritto di studio.

L'organizzazione ha fatto rapidamente proseliti ed è rapidamente diventato il primo sindacato studentesco di tutta l’Italia ed ha anche stretto un “patto di lavoro” con la CGIL, che qui a Udine concede loro di usare la propria sede per le riunioni.

Qualche tempo fa ho avuto occasione di intervistare uno dei loro leader, Emanuele Oian, che mi ha spiegato la linea della Rete: il movimento è fortemente avverso alle politiche del Governo Renzi ed in particolar modo al suo programma di riforma della scuola (Il progetto “La buona scuola”), che, a loro parere, è volto a sostituire la cooperazione con la competizione, accentrando il potere nelle mani dei presidi, trasformati in una sorta di “manager aziendali”. L’accusa è di voler gerarchizzare la scuola, in parole povere.

Il movimento ha da ridire anche sull'assunzione di 148 mila precari, per la quale il governo Renzi ha stanziato un miliardo di euro nella Legge di Stabilità 2015: “L’assunzione è una cosa molto buona ma è fatta utilizzando fondi sbagliati: il Governo, con la Legge di Stabilità, intende tagliare 1,4 miliardi di euro al Ministero della Pubblica Istruzione, di cui 400 milioni alle università, già in ginocchio.”

In realtà la Legge di Stabilità stanzia anche diversi fondi per la scuola, tra cui un miliardo alle scuole pubbliche e duecento milioni alle scuole private.

E sono proprio le scuole private un altro motivo di protesta: la riforma della scuola infatti istituirà il Sistema di Valutazione Nazionale (SNV), il quale sarà operativo dal 2016 e varrà sia per le scuole pubbliche che per quelle paritarie. In questa maniera, secondo il movimento, si arriverà ad una parificazione tra scuole pubbliche e private.

Rete degli Studenti Medi contesta anche l’abolizione degli scatti di anzianità e la sua sostituzione con gli scatti di merito proposti dal Governo; giudizio positivo invece sull’aumento delle ore di Musica, Arte e Scienze Motorie.

Il Movimento ha partecipato alla consultazione online del progetto “La Buona Scuola”, nella quale ha esposto le proprie opinioni. Resta ora in attesa di vedere se le loro proposte saranno accolte.

Sul nostro blog “Diario di scuola” l'intervento della coordinatrice di Pordenone, Francesca Basso, durante la manifestazione di venerdì 12 dicembre (http://diariodiscuola-udine.blogautore.repubblica.it/)

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