Nasce la nuova Fim Cisl di Trieste e Gorizia

I lavori del congresso si chiuderanno domani con l’elezione della nuova segreteria. Più operatori sul territorio e delegati in azienda, meno vertici
Altran Mf-sciopero metalmeccanici
Altran Mf-sciopero metalmeccanici

TRIESTE. È nata oggi la nuova Fim Cisl (Federezione Italiana Metalmeccanici) di Trieste e Gorizia. Fusione che, tra gli obiettivi, si propone di avere una maggiore presenza di operatori sui territori e delegati in azienda, una struttura verticale più snella e strategie efficaci a contrasto della crisi, per la crescita ed il rafforzamento occupazionale. «Si tratta – commentano i segretari uscenti di Trieste e Gorizia, Umberto Salvaneschi e Gianpiero Turus – di un passaggio fondamentale per la nostra organizzazione, proiettato ad affrontare problematiche e temi sempre più trasversali in modo coordinato e con risposte non necessariamente confinate al locale». Grazie a questa unione oggi si contano in un’unica categoria oltre 2 mila iscritti e 102 delegati. Si tratta di un accordo reso indispensabile anche per far fronte alla crisi. In entrambe le aree, infatti, la situazione è preoccupante con numerose aziende che devono fare i conti con una cassa integrazione prolungata, il dimezzamento dei dipendenti e esuberi di centinaia di lavoratori. La nuova Fim si è dunque rivolta alla Regione e agli Enti locali per chiedere una concertazione su base regionale e patti territoriali, impegno per lo stanziamento di economie per l’emergenza e per un progetto industriale di prospettiva, sostegno alla ricerca e all’innovazione, con riguardo anche alla green economy e politiche attive del lavoro.

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