Nasce la Coop 3.0: il colosso conta su 2,7 milioni di soci

UDINE. La Coop Nordest parla di passaggio epocale. E si riferisce a quello ormai imminente della nascita della più grande cooperativa italiana che opererà in 12 regioni e disporrà di ben 419 punti vendita. Da venerdì, primo giorno del 2016 Coop Consumatori Nordest infatti diventa Coop Alleanza 3.0.
A vent’anni dalla sua nascita la cooperativa con sede a Reggio Emilia, allo scoccare della mezzanotte, si fonderà con Coop Adriatica e Coop Estense, dando vita a una realtà in grado di unire il meglio delle tre preesistenti imprese che avrà ben 2,7 milioni di soci. In un comunicato stampa Coop Nordest parla anche di «momento storico importante» e di «occasione per i soci di nuove opportunità di risparmio: a gennaio e per i primi mesi del nuovo anno infatti è in programma un piano straordinario di attività e promozioni. Eccolo.
Per tutto il mese di gennaio dal lunedì al giovedì promozioni del 25% sul prodotto Coop, mentre venerdì e sabato lo sconto sarà sui prodotti freschi dei diversi reparti. Le domeniche poi vedranno promozioni sul non alimentare e tanti omaggi. Paolo Cattabiani presidente di Coop Consumatori Nordest e futuro Amministratore delegato di Coop Alleanza 3.0 commenta in questo modo. «È il modo migliore per offrire ai soci una concreto segnale della forza che Coop Alleanza 3.0 avrà nel tutelare il loro potere d’acquisto - dice - offrendo qualità e sicurezza dei prodotti».
Per motivi procedurali e amministrativi la chiusura dei punti vendita Coop giovedì 31 dicembre sarà anticipata alle 18, mentre i servizi del Prestito sociale e il pagamento con la carta Sociocoop saranno possibili fino alle 16. «E’ un piccolo disagio – continua Cattabiani - per i nostri soci consumatori, ma le attività necessarie per la partenza di Coop Alleanza 3.0 sono molto impegnative. Invitiamo tutti ad anticipare di qualche ora gli acquisti per il cenone di fine anno, e perché no, a dedicare un brindisi alla nuova cooperativa».
La vicenda della nascita del nuovo colosso cooperativistico italiano incrocia in maniera importante anche la nostra regione. Coop Nordest, infatti, negli scorsi mesi accogliendo l’appello della presidente della Giunta regionale Debora Serracchiani, aveva deciso di scendere in campo a favore della CoopCa alle prese con un crac finanziario che aveva provocato, tra le altre cose, la perdita di tutti i risparmi da parte dei circa tremila soci.
Coop Nordest si è infatti impegnata in quello che è stato definito l’atto di liberalità, vale a dire la restituzione del 50 per cento dei risparmi inghiottiti dallo tsunami del dissesto finanziario, vale a dire 26,5 milioni di euro. Una cifra che per moltissime famiglie ha avuto il significato di durissimi contrtraccolpi di carattere economico ma anche psicologico. Sono stati moltissimi i soci prestatori che hanno visto polverizzarsi i risparmi di una vita.
In occasione della recente visita in Friuli del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, i vertici di CoopCa non soltanto avevano confermato l’atto di liberalità, ma si erano spinti oltre ipotizzando di poter erogare la prima delle tre tranche entro la fine di quest’anno. Mancano soltanto tre giorni e probabilmente tutto slitterà alle prossime settimane.
CoopCa intanto è alle prese con l’asta online che cesserà a fine dicembre per la vendita degli ultimi 14 negozi rimasti ancora invenduti a causa di proposte di acquisto pervenute e ritenute assolutamente non congrue. Per quanto riguarda il Friuli si tratta di quelli di Tarvisio, Codroipo, Sacile, Gemona.
Ci sono poi tre punti vendita siti a Mestre, e ancora quelli di Treviso, Crocetta del Montello, Cassola, Vittorio Veneto e Oderzo, ma anche Venturali di Villorba e Torri di Quartesolo, i quali, il primo per una questione formale, il secondo per un fatto giuridico, non erano stati aggiudicati in via definitiva e dunque erano tornati all’asta.
Va precisato anche che alcuni dei negozi venduti hanno avuto come acquirente proprio la Coop Nordest, che ha voluto così testimoniare la sua vicinanza più alle sorti dei dipendenti e dei i soci prestsori che ai vertici di CoopCa.
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