Nasce la Comunità di montagna del Torre e del Natisone

Il sindaci di 15 Comuni incontrano l’assessore regionale Roberti: votato lo statuto Restano fuori Cividale, Povoletto e Prepotto. Il documento al vaglio dei Consigli

TARCENTO

La realtà della costituenda Comunità di montagna del Torre e del Natisone ha ormai preso forma: lo statuto è stato adottato all’unanimità in via definitiva ieri sera dai sindaci dei 15 Comuni coinvolti, che spaziano dall’alta Val Torre, appunto, alla più remota municipalità dell’entroterra cividalese, Drenchia; restano fuori dall’organismo, invece, Cividale, Prepotto e Povoletto.

Sede dell’incontro, svoltosi alla presenza dell’assessore regionale alle autonomie locali Pierpaolo Roberti, è stato palazzo Frangipane, a Tarcento, centro destinato a ospitare la sede legale del nuovo ente; quella operativa sarà dislocata a San Pietro al Natisone, sia per una logica di equilibrio territoriale fra i due comprensori che confluiranno nella Comunità, sia perché nel capoluogo valligiano erano disponibili alla scopo i locali (utilizzabili in via immediata) del precedente ente montano, disciolto anni fa tra le polemiche.

Compiacimento è espresso dal sindaco di Tarcento, Mauro Steccati, che parla di «scenario positivo: in questo momento più che mai c’è bisogno di unione, non di frammentazione. Sono molto soddisfatto dei risultati di un lavoro svolto all’insegna del confronto e della condivisione. Penso che il futuro organismo possa rappresentare un valido strumento di rilancio».

Condivide il primo cittadino di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli: «Questa evoluzione – commenta – sancisce, di fatto, l’accoglimento di istanze che portavamo avanti da parecchio, fin da quando si era aperto il dibattito politico poi sfociato nella costituzione delle Uti e con esse di quella locale, l’Unione del Natisone».

«Abbiamo sempre sostenuto – aggiunge – che i nostri Comuni, che si sviluppano in fascia montana, non hanno nulla a che spartire, in termini di problematiche e di necessità, con la pianura. Positiva la connessione delle Valli del Natisone con quelle del Torre: obiettivo della Comunità sarà quella di creare una sinergia logistica e promozionale su larga scala, anche tramite convenzioni che aprendo la via a una gestione associata di servizi e funzioni possano agevolare i centri di minori proporzioni».

Adesso lo statuto dovrà essere sottoposto al voto delle 15 assemblee civiche per l’approvazione. «Ho accolto con piacere – dichiara l’assessore regionale Roberti – l’invito a partecipare alla riunione, inaspettato perché per tutto l’iter della riforma la linea è stata quella di lasciare quanta più libertà possibile ai Comuni. Ciò evidentemente ha dato i suoi frutti, visto che in tempi rapidissimi tanti sindaci hanno trovato l’accordo dimostrando che in Friuli Venezia Giulia esiste la volontà di stare insieme. Questi amministratori hanno saputo calare la norma sulle proprie esigenze, dando per primi avvio al nuovo ente, che nella Regione troverà un alleato, non un capo». —

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