Musei più accessibili a ciechi e non udenti grazie a una app dedicata

Si può scaricare da AppleStore e propone un viaggio  multisensoriale nelle sale La voce accompagna i visitatori e il bluetooth rileva le opere



Musei del castello sempre più accessibili: con la app dedicata alle persone non vedenti – anche non udenti – si parte per un viaggio multisensoriale all’interno delle sale in completa autonomia. Per il momento il progetto – sperimentale – include solo il museo archeologico, ma l’idea è quella di estenderlo alle altre sale e alle esposizioni permanenti. La app si chiama Audio Guida Udine Musei “Come-in! ” e si può scaricare dall’AppleStore: una voce accompagnerà i visitatori all’interno del museo e grazie a dei particolari dispositivi, tramite l’utilizzo del bluetooth, la tecnologia intelligente è in grado di rilevare i punti di interesse, opere e reperti all’interno delle bacheche, fornendo un’informazione in tempo reale (in italiano, inglese e francese e anche scritta), ma c’e anche la possibilità di toccare con mano alcune parti dell’esposizione. Si tratta di uno dei numerosi interventi messi in atto dalla direzione del museo nei confronti delle persone con disabilità grazie ai fondi ottenuti con il Programma Interreg Central Europe con il progetto Come-in!, per il quale il museo ha ottenuto, a luglio del 2016, 318 mila euro di finanziamento con il progetto che ha battuto i 600 concorrenti a livello comunitario. Il percorso è stato semplificato, integrandolo con linguaggio dei segni e percorsi con bambini. «Il Museo archeologico ha iniziato già nel 2014 un percorso orientato all’accessibilità della struttura, degli allestimenti e delle iniziative culturali organizzate, che si è concretizzato ulteriormente con i finanziamenti del progetto europeo Come-in!, con l’obiettivo di una sempre maggiore e migliore inclusività – spiega la direttrice del museo archeologico e di Udine musei Paola Visentini –. Questo processo ha riguardato non solo l’allestimento del museo, ma l’intera struttura e in generale i servizi forniti dai Civici Musei». Ed è così che la direzione del museo e associazioni per persone disabili si sono sedute al tavolo per elaborare insieme le migliori soluzioni. «Oggi, dopo l’elaborazione delle linee guida e grazie alla app, il museo consente alle persone con problema di vista o udito di muoversi liberamente godendo dei contenuti attraverso una visita che coinvolge i diversi sensi, con l’utilizzo di materiale audio e video – precisa Visentini –. L’auspicio è quello di estendere questa opportunità anche al mezzanino e comunque alle altre sale». «I musei, per le persone non vedenti, sono spesso luoghi non frequentati perché non si può toccare nulla – rileva il presidente dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti della provincia di Udine Rino Chinese –, invece grazie a questa app ci si può muovere liberamente con un’informazione di qualità. L’abbiamo testata e siamo soddisfatti». Nel frattempo si lavora per unire il sistema a quello di altri 14 realtà a livello europeo: «È il primo passo – prosegue Chinese – verso un’importante autonomia». —

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