Muore sbranato dai cani, un testimone: «Quello che ho visto non si può descrivere»

BRUGNERA. «Sono stato fra i primi ad arrivare qui. Stavo tornando dal lavoro in bicicletta, lavoro qui vicino, quando ho visto Mirna sconvolta qui, all’ingresso del vialetto – racconta Spartaco Giro, amico di Giorgio Corazza, il figlio di Avellino –. Le ho chiesto: Cosa sta succedendo?
E lei mi ha detto che stava aspettando l’ambulanza, che Avellino era stato aggredito dai cani. Sono sceso giù in bicicletta per il vialetto e non posso nemmeno descrivere quello che ho visto, Avellino era disteso per terra, pieno di tagli, sbranato. Non rispondeva più. Sono stato davvero male».
Spartaco è ritornato dopo alcune ore in via Livenza per confortare Giorgio, ma ha trovato la strada ancora sbarrata dal nastro segnaletico. Prima i vigili del fuoco dovevano mettere in sicurezza la scena, dopo i rilievi della scientifica dell’Arma.
«Vedevo Avellino tutte le mattine, gli piaceva molto fare camminate a piedi – ha ricordato Spartaco Giro – Lo conoscevo bene, per me era come un papà, una persona buonissima, sempre gentile. Gli volevo bene». —
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