Muore nel sonno lo storico panettiere di Cussignacco, già alpino e autista dell’Udinese

Giuseppe Dominissini con i figli Annalisa e Ivan (foto Turco)
Giuseppe Dominissini con i figli Annalisa e Ivan (foto Turco)

UDINE. Panettiere di terza generazione dello storico panificio Dominissini di Cussignacco, alpino e autista dei calciatori dell’Udinese, Giuseppe Dominissini è morto nella notte dell’antivigilia di Natale, all’età di 83 anni a causa di un malore che lo ha colto all’improvviso.

«Mio padre amava il suo mestiere di panettiere ed era molto legato al negozio, ha continuato a lavorare, controllando gli impasti, la lievitazione del pane e la cottura, fino alla fine: gli ultimi panettoni li ha sfornati assieme a mio fratello Ivan proprio il giorno prima di morire» racconta la figlia Annalisa Dominissini, che gestisce gli omonimi panifici di Cussignacco (datato 1909) e di Paparotti (aperto negli anni Ottanta, quando era una zona residenziale in espansione) assieme al fratello Ivan Dominissini.

Lei è impegnata dietro al bancone per la gestione del negozio e lui in laboratorio. «A inizio anni Duemila, mio papà ha lasciato le redini dell’attività di famiglia, nella quale subentrò con la moglie Fusca nel 1966, a noi due – continua la figlia –, ma ha sempre continuato a essere presente. Ci ha trasmesso l’amore per il mestiere e ci ha insegnato tanto, è sempre stato il nostro faro».

Originario di Cussignacco, Dominissini ha prima lavorato come meccanico e poi come autista per la Autoservizi Olivo, per trasporti anche internazionali, affiancando al contempo i genitori nella preparazione del pane, attività che lo ha poi impegnato a tempo pieno a partire dagli anni Sessanta quando, assieme alla moglie (mancata diciotto anni fa), ha iniziato a dedicarsi esclusivamente al settore della panificazione nell’attività di piazza Giovanni XXIII di Cussignacco. Ha aperto poi, nel 1983, una rivendita di pane a Paparotti.

«Oltre a essere un alpino, molto legato al gruppo di Cussignacco alle cui iniziative continuava a partecipare con grande entusiasmo, mio padre ha anche accompagnato per diversi anni i giocatori dell’Udinese – ai tempi di Paolo Poggi e Herbert Neumann – trasportandoli dall’albergo allo stadio – sottolinea Annalisa Dominissini –. Era la sua attività della domenica e, poi, è rimasto un fedelissimo abbonato alle partite della squadra che seguiva con interesse. Uomo buono, solare e sempre disponibile, è stato un papà speciale. Durante il periodo del terremoto in Friuli – aggiunge – faceva il pane e lo portava ai terremotati nelle zone di Venzone e di Gemona».

Giuseppe Dominissini «ha sempre dato il suo contributo alle iniziative sociali, come la sagra di paese – continua Loris Michelini, vicesindaco del Comune di Udine e compaesano dell’83enne –. Persona diretta e a modo, come panettiere è sempre stato un punto di riferimento, era conosciuto da tutti».

Il funerale di Giuseppe Dominissini sarà celebrato lunedì pomeriggio, alle 14, nella chiesa di Cussignacco, partendo dal cimitero di Udine. —

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