Mummie, restauro finito a 35 anni dal terremoto

VENZONE
Pesantemente danneggiate dal crollo della cappella di San Michele durante il sisma del 1976, le mummie di Venzone sono state sottoposte a un delicato intervento di restauro conservativo e ora, nel 35esimo anniversario del terremoto in Friuli, sono pronte ad essere nuovamente esposte al pubblico. L’appuntamento è fissato per domani pomeriggio alle 17 quando i risultati dell’intervento, durato ben quattro anni, saranno presentati nella sede della Fabbriceria del Duomo, in via Glizoio di Mels. Per l’occasione, le mummie potranno come detto essere visitate nella rotonda di San Michele, esposte sia nella cripta, che nella cappella superiore.
Lì dove si trovavano la sera del 6 maggio, quando il sisma colpì a morte Venzone e il Friuli distruggendo il magnifico borgo medievale e con lui la cappella. Delle 21 mummie che vi erano ospitate solo 15 vennero estratte dalle macerie più o meno integre, mentre i resti delle altre 6 furono raccolti in alcune casse e poi distrutti nell’incendio doloso all’edificio dove i resti avevano trovato ricovero. Se i primi interventi post-terremoto si limitarono alle urgenze - pulizia, disinfezione e ricomposizione degli arti dai traumi -, dal 2000 in poi, le mummie, che risalgono a un periodo compreso tra i secoli XIV e XIX, sono state sottoposte ad accertamenti scientifici sia per ragioni di studio che a fini di restauro. Le fratture ossee si riscontravano in quasi tutti i corpi mummificati, che pietre e calcinacci avevano invaso attraverso brecce preesistenti nel torace e nell’addome. Inoltre, in molti punti le superfici cutanee si erano spaccate per la violenza dell’impatto subito, agevolando rapidamente un degrado che si è poi manifestato, con il passare del tempo, in lacerazioni, fori e fessure. Nel 2007 è stato dunque avviato il restauro. Alina Del Fabbro ha pulito e rimosso, con un procedimento che ha richiesto ben due anni, i supporti e delle legature metalliche, quindi, nel 2009, sotto la direzione scientifica di Gaspare Baggieri, del Ministero per i beni e le attività culturali, si è proceduto all’intervento vero e proprio di consolidamento e applicazione di prodotti specifici a protezione dei corpi. Con Baggeri hanno lavorato esperti di mummiologia internazionalmente noti, quali Renato Grilletto, Arthur Aufderheide e Alberto Mazzoleni, che ha provveduto al restauro vero e proprio e che domani sarà a Venzone per relazionare sull’intervento. Assieme a lui prenderanno la parola Roberto Bertossi, Giuliano Mainardis, il prof. Baggieri, Danilo Bressan e Giada Valent che indagheranno a beneficio del pubblico questi particolarissimi reperti, la loro storia e le potenzialità in chiave turistica.
Maura Delle Case
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