Multe, vigili urbani "buoni" a Udine e il Comune incassa 1,69 milioni

UDINE. Ogni udinese con la patente ha versato nella casse del Comune 25,3 euro in multe. La media emerge dalla classifica stilata da Il Sole 24 Ore sui dati del 2013. Udine, come gli altri tre capoluoghi del Friuli Venezia Giulia è tra gli ultimi in Italia per le multe «affibbiate» agli automobilisti per la violazione del Codice della Strada.
L’amministrazione locale che ha incassato di più lo scorso anno è Trieste, con circa 4,6 milioni, corrispondenti a 36,7 euro per cittadino residente-patentato, che la colloca al 68° posto tra i Comuni capoluogo. Più sotto si colloca Pordenone (73°), con poco più di un milione incassato e 30,8 euro per automobilista; seguono Udine (79°) con 1,6 milioni e 25,3 euro a testa e, infine, Gorizia (98°) con 390 mila euro e una media di 16,5 euro per automobilista.
In vetta a questa particolare classifica c’è Milano che l’anno scorso ha incassato la bellezza di 132 milioni 307 mila euro in multe: 170,5 euro a cittadino. L’ultima è invece Caserta con 60 centesimi a residente-patentato per un totale di 24.176 euro di multe staccate in un anno.
Ma se la graduatoria degli importi divide l’Italia in due, con multe medie più alte al Nord e più basse al Sud, un dato invece riavvicina i Comuni capoluogo, il calo degli incassi: nei primi sei mesi del 2014 si è infatti verificato un calo dei pagamenti che in alcuni centri ha raggiunto anche l’80% ed è stato contenuto in ribassi a una cifra solo in pochi casi.
A Roma, Napoli, Firenze, Bologna la contrazione oscilla dal 25 al 50 per cento. Anche a Udine la percentuale di chi non paga le multe supera il 40 per cento, tanto che l’amministrazione ha deciso di affidare il recupero a Poste e Tributi.
Basti pensare che dal 2000 a oggi il Comune non ha incassato multe per più di 12 milioni. Una parte di quei soldi è ancora in carico a Equitalia, ma difficilmente sarà recuperata. Dal 2010 a fine 2013 i milioni da avere dagli automobilisti indisciplinati – si tratta per la gran parte di multe per divieti di sosta – sono 4,857 e per cercare di farli entrare in cassa (sono iscritti a bilancio come crediti residui, accertati ma non impegnati), l'amministrazione ha deciso per la procedura di riscossione coattiva.
Le multe non pagate sono messe a ruolo e la procedura di riscossione coattiva è affidata a Equitalia. Ma non sempre questa procedura garantisce benefici, anzi. Nel Paese dei "furbi" non c'è voluto molto – soprattutto in momenti di crisi come questo – per capire che lo Stato non sempre fa lo Stato. Che sotto determinate cifre (indicativamente sotto i 2 mila euro) Equitalia non può nulla.
O meglio: potrebbe, ma sa che il gioco non vale la candela, perchè recuperare quei soldi costerebbe più del recupero stesso. Per questo il Comune di Udine ha deciso di provare una nuova strada. È stata avviata una fase sperimentale riguardante una parte di crediti in sofferenza mediante gestione diretta da parte dell'ufficio con il supporto di Poste e Tributi spa affidataria – con procedura di gara – del servizio per il 2014 e 2015.
Un esperimento per la riscossione coattiva successiva all'ingiunzione di pagamento (fermo amministrativo, pignoramento o altro) che viste le normative vigenti non permettono all'ente di procedere in modo diretto. La sperimentazione è appena iniziata e permetterà di quantificare tempi e percentuali di riscossione rispetto a Equitalia. (r.d’a.)
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