Mozziconi, cartacce, pile e tanti altri rifiuti in strada: ecco cosa trovano i volontari
Nato alcuni anni fa, il progetto “Puliamo il mondo” a Pordenone arruola gli studenti. Due associazioni hanno donato le pinze, un’azienda magliette e gilet

Scatole di cartone, cartacce, mozziconi di sigaretta, pile, plastica, bottiglie. Hanno trovato, anche ieri, di tutto, in giro per le strade, i volontari che ogni fine settimana si dedicano alla pulizia della città. E quest’anno, con loro, ci sono anche gli studenti di un paio di scuole superiori.
Appuntamento per tutti in via Roggiuzzole, sabato mattina alle 10, dove Gea ha disposto dei bidoncini mobili per la differenziata, dove i volontari conferiscono ciò che trovano lungo le vie del quartiere.
Ai nastri di partenza ci sono anche Nadia Lorenzon, vicepresidente della Pro loco Pordenone, e Luciana Pennelli, presidente dell’Associazione San Valentino: «Il mondo del volontariato è in difficoltà, facciamo fatica a partecipare direttamente.
Così abbiamo pensato di renderci utili in un’altra maniera, ovvero donando le pinze, con le quali si raccolgono i rifiuti, ai volontari». Così, la consegna “ufficiale” è avvenuta ieri mattina. Snua, invece, ha regalato gilet e magliette.
“Puliamo i quartieri” è un’iniziativa messa in piedi a suo tempo, ancora prima della pandemia, da Comune, Gea e Ascom, quando assessore all’ambiente era Stefania Boltin, ieri tra i volontari raccoglitori, e oggi portato avanti da Monica Cairoli, che ne ha rilevato il testimone.
La regista del progetto è Chiara Drigo: «Ogni due mesi predisponiamo il calendario delle zone da pulire assieme a Gea».
Non c’è che l’imbarazzo della scelta, dice Paolo Rossi, del gruppo alpini di Chions: «Purtroppo constatiamo tanta maleducazione, sacchi di plastica e di carta in ogni luogo».
Dotati di sacchi differenziati per plastica, carta, vetro, metalli e indifferenziata, volontari e studenti partono dalla postazione allestita da Gea, che farà da riferimento per tutta la mattina, per le operazioni di conferimento differenziato. «Abbiamo bisogno di tanti volontari.
Due istituti hanno garantito la presenza sistematica dei ragazzi grazie ad altrettanti progetti di educazione ambientale», dicono Paola Vegnaduzzo e Fabiana Biscontin, di Gea. «Diamo supporto nel ritiro dei rifiuti, nella logistica, nella consegna dei materiali utili».
I ragazzi delle prime e seconde di Flora e Mattiussi si occupano della pulizia dell’area attorno al rispettivo istituto, cortile compreso, quelli di terza e quarta escono lungo le vie individuate in precedenza.
Le altre scuole, come il Pertini ieri, partecipano secondo un calendario predefinito dagli insegnanti che coordinano il progetto.
Tra i volontari, una donna di origini malesiane, da 35 anni in Italia, Olivia: «Mi piace vedere la città pulita». +Due le colonne portati. Ri-puliamo il mondo, primo gruppo di volontari che ogni domenica mattina si mette all’opera e il sabato fa gli “straordinari” con Patrizia Carrello, Nilla Covre e Amalia Oprea.
Il gruppo più numeroso è quello di Scientology: «Abbiamo sposato questo progetto», dice Chiara Drigo. «Ci teniamo alla cura dell’ambiente», aggiunge Alberto Spessotto. Mentre si raccoglie di tutto, c’è tempo per un ringraziamento di Gea: «Grazie a insegnanti, dirigenti e studenti delle scuole che partecipano al progetto».
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