Viabilità in Carnia, accordo sul tunnel per passo Monte Croce Carnico

Vertice in Regione, accordo unanime. L’assessore Ammirante: “L'obiettivo è una galleria di 4 chilometri e 100 metri, percorribile tutto l'anno ma non dedicata al traffico pesante, con un investimento di circa 500 milioni”

La frana che ha messo fuori uso la statale 52 bis Carnica verso il passo di Monte Croce
La frana che ha messo fuori uso la statale 52 bis Carnica verso il passo di Monte Croce

Tutti d'accordo, per risolvere il problema della viabilità a Monte Croce Carnico bisogna costruire una galleria sotto il Passo.

Ne sono convinti l'assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante e il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini e con loro anche Cciaa Pn-Ud, Confindustria Udine, Enti montani della Carnia. E' quanto emerso al termine di un tavolo di lavoro a porte chiuse tenutosi nella sede della Regione. E' dunque urgente un'infrastruttura moderna e sicura per garantire collegamenti stabili tra Italia e Austria.

"È emersa in modo innegabile - ha dichiarato Amirante - la necessità di sostituire la viabilità attuale con una soluzione sostenibile e pensata per le esigenze della montagna. L'obiettivo è una galleria di 4 chilometri e 100 metri, percorribile tutto l'anno ma non dedicata al traffico pesante, con un investimento di circa 500 milioni, coperto all'85% con diverse formule di finanziamento. Nel 2026 il progetto di fattibilità tecnico-economica".

A coordinare i lavori è stato Mazzolini, tra i primi a lanciare il progetto all'indomani della frana che nel 2023 fa bloccò il Passo: "Quando lo dissi sembrava un'idea folle, oggi abbiamo l'appoggio dei sindaci, della Regione, della Camera di commercio: tutti vogliono la galleria. È una vittoria personale anche per chi crede in un'Europa che unisce le sue regioni".

D'accordo anche Giovanni Da Pozzo (Cciaa Pn-Ud), e Luigino Pozzo (Confindustria Udine)" Il prossimo appuntamento sarà dopo la pausa estiva, con un confronto istituzionale con la Carinzia per arrivare a una decisione condivisa entro la fine del 2025.

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