Morto Rossi, l’artista degli acquerelli e del pensiero libero

PORDENONE. E’ scomparso a 91 anni Mario Rossi, apprezzato pittore e scultore pordenonese.
Artista dell’acquerello, ha regalato indelebili “affreschi” ordinati per immagini e pensieri su paesaggi, fiori, nuvole, neve e tante piccole cose. Maestro d’arte, Mario Rossi ha dedicato alla trasparenza le tinte dei paesaggi in un cortocircuito natura-anima con un colpo di colore “sfumato”. Una trama di immagini inttessuta da una calligrafia leggera.
«Papà nacque nel 1923 a Sarone di Caneva, figlio di Pio Rossi, noto pittore di Forlì – lo ha ricordato con grande affetto la figlia Donatella –. Cominciò a disegnare giovanissimo. La guerra lo segnò ma anche durante i periodi di prigionia riuscì a illustrare a matita le varie situazioni. Divenne insegnante di disegno nelle statali a Pordenone, fino al 1978. Poi assunse l'incarico di designer in un’importante azienda».

Da artista, però, continuò a dipingere, soprattutto acquerelli, e disegnare. «Partecipava a rare mostre – ha confermato la figlia –. Era di carattere schivo, rifuggiva gli esibizionismi. L’età raggiunta non lo ha mai privato del piacere di dipingere con la passione di sempre, finchè le condizioni fisiche gliel’hanno consentito».
La pittura era un modo per elevare l’ordinario a straordinario. «Ci sono cose straordinarie intorno a noi – diceva Mario Rossi sulle sue opere –. Tutte da ammirare e da gustare e questo, al giorno d’oggi, non si fa abbastanza. Godere delle tante cose belle di cui siamo circondati, ma delle quali non ci accorgiamo neanche»”.
«Mi ritrovo nei paesaggi di montagna con la neve – raccontava Mario Rossi –. La neve è intoccabile e straordinaria, mi affascina davvero tanto perché rappresenta la pulizia assoluta. In un dipinto di paesaggio terreno si è prigionieri, mentre nella pittura bianca sembra di essere vicino al cielo».
Sull’arte del terzo millennio era scettico. «Spero che ci sia una ripresa in campo artistico – si augurava – ma al momento non la intravedo». Un grande artista che la città saluterà nel rito funebre al San Giorgio, domani, alle 10.30.
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