Morto il cavalier Zorzettig, il grande signore del vino

CIVIDALE. Addio al cavalier Giuseppe Zorzettig, pilastro del mondo della viticoltura dei Colli Orientali e “cantore” del Friuli, delle sue specificità enologiche, che si è sempre impegnato a valorizzare e promuovere. Anima dell’azienda di famiglia, nata oltre 100 anni fa e condotta oggi dalla figlia del cavaliere, Annalisa, Giuseppe Zorzettig è morto all’età di 87 anni, dopo una vita dedicata al lavoro e agli affetti.
Nonostante con il suo infaticabile impegno fosse riuscito a creare un piccolo impero, si distingueva per semplicità e umiltà, i principi che ha sempre avuto come cardini nel corso della propria esistenza e che ha trasmesso come valori fondamentali, insieme al sentimento di profondissimo amore per quella terra che aveva imparato a coltivare con maestria.
I collaboratori lo consideravano alla stregua di un saggio, il cui parere si rivelava imprescindibile in tante occasioni. Giuseppe Zorzettig, dice chi lo ha conosciuto a fondo, è stato esempio di tenacia, di lungimiranza e di positività: non era uomo che si piegava di fronte alle difficoltà, riusciva al contrario a trovare e a trasmettere fiducia anche nelle situazioni più complesse. Della stessa pandemia, che peraltro non ha mai preso sottogamba, anzi, diceva: «Passerà».
Non ha potuto vederne la fine, purtroppo, e lo stesso vale per la nuova cantina, in fase di ampliamento: «Speravo tanto – dice la figlia Annalisa – che papà potesse ammirarla». La consolazione, per i familiari, è che è stato sereno (oltre che lucidissimo) fino all’ultimo. «A ogni telefonata – racconta ancora la figlia – chiedeva tre cose: come sta la mamma, come sta la pronipotina e come procedono i lavori nella cantina. Ci ha sempre appoggiato, incoraggiato, spronato ad andare avanti con entusiasmo».
Cordoglio per la scomparsa del cavaliere e sentita vicinanza ai congiunti vengono espressi anche dall’amministrazione civica, per voce del sindaco Daniela Bernardi. E un ricordo affettuoso arriva dal geometra Daniele Lavaroni: «L’ho incontrato 40 anni fa sul “campo” – testimonia –, appariva come un friulano dal carattere spigoloso: in realtà, sotto quella patina c'era un uomo disponibile, determinato e integro, che perseguiva tenacemente i propri obiettivi, sottraendosi a ogni forma di compromesso.
Una persona dalla grande umanità e dalle acute intuizioni, ricca di risorse e in anticipo sui tempi: un antesignano dei manager contemporanei. Ne conserveremo uno splendido ricordo anche per la simpatia che ispirava a prima vista».
I funerali di Giuseppe Zorzettig, che lascia la moglie Antonietta, i figli Annalisa e Alessandro e gli affezionati nipoti, saranno celebrati in forma privata. —
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