Morto Guy Beretich, dalle auto al basket

Arrivò dagli Usa come veterinario alla Base di Aviano, poi aprì concessionarie e contribuì al periodo d’oro del cestismo

PORDENONE. Si è spento a 84 anni nel North Carolina Guy Beretich, imprenditore nel campo delle concessionarie automobilistiche a Pordenone a cavallo tra gli anni 80 e 90.

Il suo nome è poi legato a uno dei periodi più fulgidi, dopo quelli della Postalmobili in serie A, del basket pordenonese, con la squadra femminile in serie A2 e quella maschile in C.

Gli è stata fatale una accidentale caduta, trauma da cui non si è più ripreso. Vedovo da alcuni anni, lascia sei figli, tre maschi e tre femmine, di cui due hanno continuato l’attività del padre, Thomas a Pordenone e Duncan a Vicenza.

Beretich arrivò all’inizio degli anni 80 alla Base di Aviano per svolgere la sua professione, che era quella di medico veterinario. Cominciò poi un’attività parallela, vendere auto all’interno della Base. Il passo successivo fu gettarsi anima e corpo in quel filone con l’apertura della storica sede di viale Venezia, bissata alcuni anni dopo da quella di Vallenoncello, con l’aggiunta anche di una filiale a Napoli.

Fu il primo ad aprire una concessionaria in Croazia alla fine della guerra. In pochi anni divenne il terzo assoluto in Italia come numero di Audi e Volkswagen vendute. La sua avventura imprenditoriale nel Pordenonese si chiuse nel 1995, anno in cui rientrò in America.

A livello sportivo il nome di Beretich cominciò a comparire sulle magliette delle squadre maschili e femminili nel luglio 1987, in uno storico passaggio di consegne con l’allora proprietario Dario Buset.

Con la formazione maschile venne promosso dalla D alla C, in cui restò poi per diverse stagioni, e a vestire la maglietta celeste con la scritta ad arco Beretich furono molti dei nomi più prestigiosi del basket pordenonese: Boccalon, Di Prampero, Rizzetto, Pascolo, Ricci tra i tanti.

Il basket femminile con la sua proprietà e sponsorizzazione toccò vette mai raggiunte prima e ancora ineguagliate.

Con una squadra allenata da un mito del settore come Luciano Valerio e giocatrici che hanno fatto storia come Rosi Pivetta, Fiorella Teoldi, Paola Lovisoni, Daniela Fabris, Paola Ferrara e poi Patrizia Galli, Nada Moretto, Alessia Trevisan e Barbara Salvador, giocò anche i play-off per la promozione in A1. Senza dimenticare il lavoro nel settore giovanile, allora primo in regione.

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