Morto Giancarlo Girardi: ecco chi era il re della ceramica conosciuto in tutto il Triveneto

PALAZZOLO DELLO STELLA. Una vita per la ceramica. Il mondo industriale della Bassa Friulana perde una delle sue figure più rappresentative: è morto mercoledì sera, all’età di 84 anni, il Cavaliere della Repubblica Giancarlo Vittorio Girardi, uno di quegli imprenditori capaci di lasciare il segno nella grande industria del suo territorio. Lascia la moglie Annamaria e la figlia Rossana.
Giancarlo, figlio di Narciso, assieme ai fratelli Cirillo, Oreste, Rino e Antonio, tutti imprenditori originari di Motta di Livenza, fondò nel 1962 la Europavimenti, diventata alla fine degli anni Settanta la Ceramiche Girardi Spa di Palazzolo dello Stella, fabbrica conosciuta in tutto il mondo per la produzione di pavimenti e gres porcellanato.
L’edilizia, in quegli anni in pieno sviluppo, stava creando terreno fertile all’espansione delle attività legate alla ceramica, così come la agevolava la componente artigianale delle lavorazioni, incorporata in un processo produttivo che pur richiede alti tassi di capitalizzazione e massima flessibilità di risposta alle fluttuazioni congiunturali del settore. Al tempo la Girardi occupava 18 dipendenti, esportando l’85% della produzione, regalando una boccata di ossigeno all’occupazione nella Bassa Friulana.
Giancarlo Vittorio Girardi uscì poi dall’azienda di famiglia e nel 1995 fondò la Mono Tile a Precenicco, lanciando un prodotto apprezzato per i suoi contenuti di qualità e di innovazione. Nel 2008 la Ceramiche Girardi, dopo alterne vicende, chiuse definitivamente l’attività, ma Giancarlo Vittorio aveva ormai preso un’altra strada, fatta di lavoro e professionalità. I suoi ex dipendenti lo ricordano come «una persona semplice e tranquilla, sempre pronta a trovare soluzione ai problemi: una persona a modo, un imprenditore d’altri tempi per la sua disponibilità e il rispetto delle maestranze».
In Confindustria Udine, inoltre, Giancarlo Vittorio Girardi fu apprezzato capogruppo del Gruppo Materiali da Costruzione dal 1983 al 1989. «Mio padre – ricorda la figlia Rossana, anche lei attiva in Confindustria – fu sempre un convinto assertore dell’associativismo. Sosteneva l’importanza di conoscere le realtà e le potenzialità del proprio territorio e, fatto non secondario, l’opportunità di condividere il fondamentale gioco di squadra in campo lavorativo, in forma attiva e propositiva. Valori quali responsabilità, rischio, merito ed etica erano di casa nella mia famiglia».
Con la sua morte un altro pezzo di quell’imprenditoria lungimirante di fine Novecento se ne va, lasciando un vuoto ancora difficile da colmare nella Bassa Friulana.
I funerali sono in programma venerdì 24 luglio alle 16, nel Duomo di Latisana, partendo dall’ospedale di Latisana, dove Giancarlo Vittorio Girardi si trovava ricoverato e dove è deceduto mercoledì.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto